G20, chiesta flessibilità per la crescita. Timori su Brexit e migranti

I Paesi del G20 si sono detti d'accordo a scambiarsi informazioni in anticipo su mosse che possano portare alla svalutazione, anche nel caso in cui la decisone sia motivata da "reali ragioni interne macro-economiche". Lo ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al termine dell'incontro tra i ministri delle Finanze e dei banchieri centrali dei Paesi membri. Dijsselbloem ha spiegato che la decisione rappresenta un "impegno ulteriore" tra i Paesi membri, oltre a quelli presenti nel comunicato finale del vertice, che si conclude oggi.

"Se le decisioni politiche conducono a una svalutazione - ha spiegato inuna dichiarazione ripresa dall'agenzia Reuters - dovremo informarci e consultarci in anticipo tra i vari Paesi". Dijsselbloem ha poi sottolineato che i Paesi membri dovrebbero "astenersi completamente" dalla svalutazione competitiva, perche' "una volta che comincia un Paese, c'e' il forte rischio che un altro lo segua". Lo scambio di informazioni, ha infine aggiunto il presidente dell'Eurogruppo, dovra' avvenire "nel contesto del G20" e, se "utile", attraverso il Fondo Monetario Internazionale.

I paesi del G20 useranno "tutti gli strumenti di politica" possibili, inclusi quelli monetaria, fiscale e strutturali, per irrobustire la fiducia economica e "rafforzare la ripresa": questo il comunicato finale della riunione del G20 finanziario. Le prime 20 economie del mondo useranno tutte le politiche "sia in misura individuale sia collettiva", si legge nel comunicato.

Il G20 considera che una possibile uscita del Regno Unito dalla Ue ossia la "Brexit" e il crescente numero di rifugiati nel mondo siano i principali "rischi" per l'economia internazionale. Nel comunicato finale diramato al termine del vertice tenutosi a Shanghai, i venti Grandi del pianeta hanno incluso tra i fattori di rischio per il rafforzamento della ripresa economica, non solo la sua vulnerabilita' ma anche la caduta dei prezzi delle materie prime, le tensioni geopolitiche, e la volatilita' dei flussi di capitale.