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Economia
Gara SuperEnalotto, M5S:” Verificare danneggiamento da fuga di notizie”

Bando di gara SuperEnalotto:"Verificare se le anticipazioni di stampa sulla possibile vittoria Sazka comportino un danneggiamento”. Così i senatori del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, Alessandra Maiorino, Fabrizio Ortis e Barbara Floridia in un'interrogazione al Ministro dell'economia 

Il bando di gara SuperEnalotto è ormai agli sgoccioli: il giudizio sulle buste tecniche dovrebbe essere emesso entro fine luglio (per molti, la data sarà il 22 luglio) e in quell'occasione verranno aperte anche le buste economiche. La commissione giudicatrice si prenderà 2/3 giorni per esaminare, per poi completare il giudizio e aggiudicare la Gara.

 L’evolversi della gara è stata seguita media, istituzioni e stakeholders.  In particolare in data 11 giugno 2019 è stata presentata l’interrogazione a risposta scritta dai Senatori del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, Alessandra Maiorino, Fabrizio Ortis e Barbara Floridia al Ministro Tria, in cui si chiede di verificare se le anticipazioni sull’esito della gara del Super Enalotto pubblicate una settimana fa sulla stampa possano danneggiare la regolarità della procedura. 

In particolare i Senatori fanno riferimento all’articolo pubblicato “il 5 luglio sul quotidiano ‘la Repubblica’ in cui si anticipano informazioni sullo stato di assegnazione della gara, attestando un già previsto predominio dell'operatore della Repubblica ceca ‘Sazka’ rispetto agli altri partecipanti; inoltre si rivela l'esistenza di comunicazioni diplomatiche con le quali si diffida lo Stato italiano dal discriminare la stessa Sazka nel processo di aggiudicazione. Tale articolo è stato poi ripreso, con medesimo taglio, dai telegiornali serali di ‘Canale 5’ e di ‘Rete 4’”.

A parere degli interroganti tali affermazioni sono "di una gravità assoluta" in quanto nessun atto riguardante l'aggiudicazione è stato ad oggi reso pubblico; l'Agenzia delle dogane e dei monopoli con il comunicato del 6 luglio ha prontamente precisato che l'affermazione contenuta nell'articolo citato: “ è frutto di mere supposizioni che non trovano alcun riscontro nella realtà in quanto, come previsto dal bando, e in ossequio ai principi di pubblicità e trasparenza dell'azione amministrativa previsti dalla normativa nazionale ed europea, le buste contenenti le offerte economiche verranno aperte, dalla commissione giudicatrice, in apposita seduta pubblica solo in un momento successivo all'esito della valutazione dei progetti tecnici, valutazione che a tutt'oggi è ancora in corso”.  

Nell’interrogazione in particolare si chiede di sapere se “se siano state intraprese iniziative volte a verificare come sia stato possibile dedurre una conclusione della procedura di assegnazione, nel senso indicato dai media”. Al ministro viene chiesto “se non ritenga, qualora i fatti siano confermati, leso il principio di segretezza dell'offerta e se i medesimi fatti possano integrare fattispecie delittuose, potendo potenzialmente influenzare le valutazioni dei commissari e se ritenga, nell'ipotesi in cui quanto riportato dalla stampa corrisponda al vero, attivarsi presso l'autorità competente perché si proceda all'annullamento della stessa procedura di selezione”. Ci si interroga alla fine su quali possano essere state “le iniziative adottate per verificare l'effettiva sussistenza di pressioni esterne, anche di origine diplomatica, sulla regolare assegnazione della gara, in virtù della segretezza della procedura che non avrebbe potuto consentire l'insorgere di preoccupazioni da parte dei concorrenti”.

 

 

 

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