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Economia
Gas: accordo Ue-Norvegia per più forniture e riduzione prezzi

Gas: intesa Ue-Norvegia su fornitura e riduzione prezzi

La Commissione europea e la Norvergia hanno firmato un'intesa per "intensificare la cooperazione al fine di garantire ulteriori forniture di gas a breve e lungo termine dalla Norvegia, per affrontare il problema questione di prezzi elevati dell'energia e di sviluppare una cooperazione a lungo termine in materia di energia rinnovabile offshore, idrogeno, cattura e stoccaggio del carbonio e ricerca e sviluppo energetici al fine di sviluppare un partenariato energetico a lungo termine ancora piu' profondo". Lo rende noto la Commissione europea.

Gas, per Berlino è "emergenza". Bisogna iniziare a razionare le scorte 

“Siamo in un contesto di crisi”, “Il gas è ormai una risorsa scarsa”: la Germania attiva il “livello di allerta” sulle forniture di gas, avvicinando così il Paese alle misure di razionamento, dopo che Mosca ha ridotto drasticamente i flussi attraverso il gasdotto Nord Stream.

L'annuncio arriva direttamente dal ministero dell'Economia e del Clima guidato dal verde Robert Habeck che in uno statement a Berlino ha dichiarato che la Germania si trova in uno “stato di emergenza”, per questo già da questa estate il Paese attiverà un piano di razionamento, diviso in tre step: allerta, allarme ed emergenza.

"Al momento l'approvvigionamento del gas è garantito", ha rassicurato il ministero, ma l'inverno è alle porte, il Paese ha bisogno di riempire i depositi e ridurre l'uso di gas già da questa estate.

Si tratta della seconda fase di allerta sulle forniture di gas, dopo l'invasione russa dell'Ucraina. In questo modo, il Governo potrà “supportare gli attori del mercato nell'affrontare i prezzi elevati. La terza e ultima fase di questo piano basato su un modello dell'Ue, il "livello di emergenza", consentirebbe a Berlino di organizzare il razionamento nella distribuzione dei volumi tra privati, amministrazioni, industria.

Alla domanda “quando si arriverà al razionamento del gas” vero e proprio, vicecancelliere tedesco Robert Habeck, ha risposto “spero mai”, anche se “non possiamo escludere completamente uno scenario del genere”. 

Gas, Pe: "Raggiungere l'80% degli stoccaggi entro novembre" 

Nel frattempo a Bruxelles è in corso il Consiglio europeo, dove la questione energetica è tra i temi cruciali di discussione. Secondo quanto scrive l'Ansa l'obiettivo del regolamento Ue sullo stoccaggio dell'energia il cui testo legislativo è stato approvato durante la plenaria del Parlamento europeo con 490 voti favorevoli, 47 contrari e 55 astensioni, è riempire almeno all'80 % gli impianti di stoccaggio del gas entro il primo novembre 2022 per proteggere i cittadini europei da eventuali shock di approvvigionamento.

La relazione chiede che gli impianti di stoccaggio del gas siano considerati infrastrutture critiche. Tutti i gestori degli impianti di stoccaggio quindi dovranno ottenere nuove certificazioni obbligatorie per ridurre il rischio di interferenze esterne.

Stando al testo citato dall'Ansa i paesi Ue e i loro gestori energetici in risposta alla guerra in Ucraina dovrebbero adoperarsi per raggiungere l'85%, con una quota minima dell'ottanta, della capacità totale di stoccaggio. Il nuovo regolamento, già  concordato con i ministri dell'Unione europea, prevede che per gli anni successivi il livello di riempimento sia poi fissato al 90% "diversificando le fonti di approvvigionamento del gas e rafforzare le misure di efficienza energetica".

Gas, Cingolani: "Price cap? L'unica strada percorribile" 

Intanto dall'Italia,  il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, intervenuto all'evento Anci sul Pnrr ha ribadito che "sul price cap per il gas, cioè il prezzo massimo del gas mi sono esposto molto: la fissazione di un tetto è un'idea proposta dall'Italia in tempi non sospetti; ha avuto fortissime resistenze in Europa, però adesso stanno capendo che forse è l'unica strada percorribile. Attenzione però a non confondere il price cap con una misura punitiva per chi produce o distribuisce gas". 

Gas, il Cremlino: "La Russia è fornitore affidabile" 

Da parte sua la Russia ribadisce di essere un fornitore di energia all'Europa molto affidabile e "adempie rigorosamente a tutti i suoi obblighi". Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha spiegato alla stampa che la Germania era stata informata sui "cicli di servizio" del gasdotto Nord Stream 1, che deve essere sottoposto a manutenzione dall'11 al 21 luglio. 

Intanto, i flussi di gas attraverso il gasdotto sottomarino Nord Stream 1 dalla Russia alla Germania sono diminuiti. La Russia afferma che un problema tecnico causato dalle sanzioni ha costretto il colosso statale Gazprom a ridurre il flusso, mentre Italia e Germania sostengono che si tratti di un pretesto. 

 

 

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