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Economia

Generali ha chiuso il primo semestre del 2016 con un utile netto di 1,2 miliardi, in calo del 9,9% rispetto alla prima meta' del 2015; il dato e' superiore al consensus degli analisti, che si attendevano un risultato netto nell'ordine degli 1,1 miliardi di euro. Sull'utile - comunica la compagnia - pesano maggiori svalutazioni e minori profitti "frutto di una politica di gestione in linea con la strategia di preservare la futura redditivita' in presenza delle attuali condizioni avverse dei mercati finanziari".

Il risultato operativo nel semestre si e' attestato a 2,5 miliardi di euro (-10,5%); i premi sono pari a 37 miliardi di euro (-2,1%), con il ramo danni in crescita dell'1,3% e quello vita in calo del 3,5% per effetto della "volatilita' dei mercati azionari". Il risultato operativo di Generali si e' attestato nel semestre a 2,48 miliardi di euro (-10,5%); "nonostante il miglioramento delle performance tecniche sia vita che danni - si legge ancora nella nota diffusa dal gruppo - il calo deriva dalla performance finanziaria che ha risentito dell'attuale contesto di bassi tassi di interesse, dalle maggiori svalutazioni operate nel secondo trimestre per effetto dell'andamento dei mercati azionari e dall'applicazione di una prudenziale politica che prevede un minore contributo dei profitti di realizzo". Il combined ratio risulta in miglioramento a 92,3%. Il patrimonio netto di gruppo al 30 giugno e' pari a 24,56 miliardi (+4,2% rispetto a fine 2015); il regulatory solvency ratio si attesta a 161% e l'economic solvency ratio a 188%.

Per la restante parte del 2016 "in un contesto macroeconomico e finanziario caratterizzato da bassi tassi di interesse ed elevata incertezza sui mercati finanziari" nel segmento vita il gruppo Generali "proseguira' a favorire l'offerta di polizze meno sensibili al livello dei tassi di interesse e con minore assorbimento di capitale" mentre il danni "continuera' a essere rilevante per la realizzazione della strategia del gruppo di diventare retail leader in Europa". "Nonostante il difficile contesto e l'elevata volatilita' dei mercati finanziari, nel 2016 il gruppo prevede di migliorare la remunerazione degli azionisti in coerenza con il piano strategico gia' presentato al mercato", si legge ancora nel comunicato. Generali fa sapere inoltre che, alla luce delle nuove regole per le societa' quotate, a partire dal terzo trimestre 2016 ha deciso di "evolvere la propria informativa finanziaria trimestrale attraverso una rappresentazione del proprio business piu' sintetica e meglio focalizzata sulle informazioni finanziarie e reddituali piu' materiali".

"La nostra strategia rimane assolutamente valida e i target comunicati l'anno scorso non sono cambiati". Lo ha detto Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali, commentando i risultati semestrali con le agenzie di stampa.  "Posso confermare che, nonostante il mercato sia diventato molto difficile, i nostri target non sono cambiati e quindi marciamo secondo le linee del nostro piano strategico", ha aggiunto il direttore generale, Alberto Minali, senza fornire indicazioni sulle previsioni di utile per il 2016. "Questo contesto ancora piu' difficile - ha proseguito Donnet - richiede un'intensificazione dei nostri sforzi per fare fronte alle nuove sfide. Abbiamo gia' dimostrato la capacita' di raggiungere risultati eccellenti anche in situazioni avverse". L'a.d. ha quindi ribadito che la strategia presentata nel 2015 "resta valida" anche se "e' cambiato lo scenario" in cui Generali opera: "La differenza la fara' l'esecuzione e abbiamo l'obbligo di essere piu' veloci", ha detto ancora. Il Leone ha individuato "tre linee di azione" su cui si concentrera' nei prossimi mesi: sara' "razionalizzato" e "semplificato" il business "con attenzione a una ulteriore riduzione dei costi", le risorse saranno concentrate "su business piu' profittevoli" e "sara' perseguita l'eccellenza tecnica per preservare i margini". "Rivedremo la struttura del portafoglio privilegiando i business che richiedono meno capitale, spingeremo verso la razionalizzazione e rafforzeremo il brand per aumentarne la visibilita' e l'efficacia", ha sintetizzato Donnet. Il gruppo, ha confermato Minali, "non e' esposto al fenomeno 'Brexit'". Quanto alle azioni legali contro gli ex manager Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti, "c'e' un procedimento davanti al giudice del lavoro che va avanti", si e' limitato a dire Minali.

 Generali si e' impegnata a investire fino a 200 milioni di euro in Atlante 2, ha detto ancora Donnet. "Ieri il comitato di investimenti e il cda hanno deliberato sul tema e mi hanno dato mandato di prendere un impegno fino a 200 milioni di euro da sottoscrivere nel fondo Atlante 2", ha spiegato. "E' un 'commitment'", ha precisato.

Generali ha una "visione opportunistica" sul tema delle acquisizioni. "La nostra strategia - ha spiegato l'amministratore delegato - non e' basata sulle acquisizioni, le acquisizioni non possono essere una strategia. Noi vogliamo privilegiare i business che assorbono meno capitale e, se vediamo un progetto di acquisizione che possa accelerare l'implementazione della nostra strategia e che sia assolutamente allineato alla nostra strategia, lo guarderemo in modo opportunistico"

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