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Economia
Gentiloni in visita all'Eni: un'azienda chiave per il Paese, che si trasforma
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni riceve il simbolo dell'Eni dall'ad Claudio Descalzi e dalla Presidente Emma Marcegaglia.

L'Eni si trasforma: lo spiega l'ad Descalzi davanti a Gentiloni e a tanti studenti

 

Paolo Gentiloni saluta il ruolo storico dell'Eni e la sua profonda trasformazione nell'era dell'abbassamento del prezzo del petrolio. Il Presidente del Consiglio ha visitato il quartier generale di San Donato e ha partecipato all'incontro presso i laboratori di ricerca Eni di Bolgiano “Eni con l'Italia”, che ha visto protagonisti l'ad Claudio Descalzi e una rappresentanza di studenti e Professori delle scuole superiori, delle Università e Master in Italia, che con Eni sono coinvolti in progetti di formazione quali l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato di primo livello, corsi di laurea magistrale e master nell’ambito del settore energia. All’evento hanno partecipato anche gli studenti della Scuola Mattei, che da 60 anni offre formazione post universitaria in ambito energetico, a studenti italiani e stranieri, portando avanti lo storico impegno di Eni nella formazione e crescita dei giovani.

Gentiloni in visita al quartier generale Eni: azienda chiave in trasformazione. Le strategie


L’evento ha rappresentato l’occasione per discutere con gli studenti delle prospettive dello scenario energetico nazionale, internazionale e le strategie di Eni per creare valore nel lungo termine. Tema chiave è stato il ruolo della trasformazione, della capacità di vedere e cogliere opportunità nel futuro, che per Eni significa far leva sulle proprie competenze, tecnologie e persone. Claudio Descalzi ha illustrato le strategie di Eni in Italia, dove l’azienda concentra non solo le sue eccellenze tecniche nell’upstream, ma anche il cuore delle attività midstream e downstream, contando su circa 70 mila persone tra personale diretto e indotto. Negli ultimi tre anni l’azienda ha speso in Italia 15 miliardi di euro e per il prossimo quadriennio prevede di rilanciare con 21 miliardi di euro, per portare avanti un percorso di profonda trasformazione che tocca tutti i settori di business, dall’upstream fino alla raffinazione e alla chimica, dalla generazione di energia elettrica alle bonifiche. L’obiettivo è quello di dare nuova vita ad asset esistenti in ottica low carbon e di una maggiore efficienza energetica, senza ridurre gli organici, ma investendo nelle tecnologie e nelle competenze e perseguendo così una strategia in controtendenza rispetto al resto del settore, che ha tagliato progetti e disperso capitale umano. I pilastri di questa strategia in Italia sono 4: l’attività di esplorazione e produzione di idrocarburi; la trasformazione dei settori della raffinazione e della chimica; la transizione energetica basata su gas e sviluppo di fonti rinnovabili; le persone, l’innovazione e le competenze.

 

 

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