A- A+
Economia
Golden rule Ue per gli investimenti pubblici

Una golden rule per gli investimenti pubblici strategici e una riforma profonda che semplifichi e rafforzi le politiche di coesione senza stravolgerne le finalità. Lo chiede la Svimez in un documento elaborato per il Parlamento europeo, le cui linee sono già state anticipate al Commissario Corinna Cretu. Il documento mette in evidenza persistenti disparità di sviluppo economico e sociale tra gli Stati membri che gettano dubbi sul legame tra convergenza nominale e reale nell'Ue. Una situazione dalla quale si può uscire, per la Svimez, sia rilanciando l'obiettivo della convergenza e di un sistema di compensazione fiscale adeguato a compensare il Mezzogiorno e le altre regioni meno sviluppate degli svantaggi concorrenziali causati dal dumping fiscale e da altri squilibri strutturali; sia riequilibrando l'attuale configurazione geopolitica puntando sulle politiche mediterranee, ben oltre la gestione dei flussi migratori. Le disparità regionali in Europa si sono allargate negli ultimi anni, la crisi economica ha colpito le regioni in modo differenziato, rileva l'associazione romana. "Alcune hanno subito gravi contraccolpi, altre quasi per niente. Sono soprattutto i nuovi Stati membri dell'ex Est europeo e quelli fuori dall'Eurozona a beneficiare di tali asimmetrie, mentre il Mezzogiorno resta intrappolato in un percorso di divergenza strutturale a due livelli in Europa", dice il presidente, Adriano Giannola. "Da un lato, il suo livello di competitività è vincolato dall'appartenenza a una economia nazionale sempre meno competitiva rispetto alle altre principali europee, dall'altro soffre di uno svantaggio competitivo strutturale rispetto ad altre aree della "periferia" dell'Unione europea". E cita al riguardo alcuni numeri: tra il 2009 e il 2013 gli investimenti pubblici sono crollati del 51% nei paesi periferici del Sud dell'Europa quali Grecia, Spagna e Portogallo e del 24% in Italia, mentre gli stessi calavano del 7% nei nuovi Stati membri che hanno aderito all'Ue tra il 2004 e il 2007. La Svimez sottolinea come le differenze di aliquote fiscali tra i diversi Paesi implichino uno svantaggio strutturale per le regioni meno sviluppate appartenenti alle economie nazionali con elevati oneri tributari. E la mancanza di armonizzazione fiscale implica una concorrenza impari tra territori disposti ad attrarre risorse dall'estero. In assenza di un'immediata prospettiva di armonizzazione dei sistemi fiscali e di compensazione, un più limitato ambito di intervento, percorribile in tempi brevi, può essere rappresentato dalle Zone Economiche Speciali che in Polonia ha confermato tutta la sua la vitalità rappresentata da circa 20 miliardi di investimenti in dieci anni. Secondo Giannola, le priorità della futura riforma della politica di coesione europea sono il mantenimento, o meglio l'incremento delle risorse destinate alle aree meno sviluppate rispetto ad altri obiettivi; la semplificazione della stessa architettura della politica di coesione, che dovrà puntare sui due Fondi, quello per le infrastrutture materiali e immateriali, urbane e ambientali, per lo sviluppo economico e produttivo e quello per rafforzare il capitale umano e sociale per dare a tutti i cittadini una vera uguaglianza delle condizioni di partenza. Infine, su una politica di coesione "amica" delle nuove generazioni, che si ponga l'obiettivo della piena e buona occupazione. In definitiva, nell'agenda europea dei prossimi mesi, sostiene la Svimez, si dovrebbero assumere queste scelte prioritarie: una golden rule per gli investimenti pubblici strategici; un sistema di compensazione fiscale adeguato per compensare le aree meno sviluppate dal dumping fiscale e da altri squilibri strutturali nazionali, in particolare all'interno della zona euro; un riequilibrio dell'attuale configurazione geopolitica vada ben oltre la gestione dei flussi migratori.
 

Tags:
svimez





in evidenza
Affari in rete

Guarda il video

Affari in rete


motori
MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.