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Economia
Goleada della Juve in Borsa: +10%. 'Salva' la prima seduta del 2019
CRISTIANO RONALDO (Foto Lapresse)

Dopo un avvio tutto in salita che aveva portato il Ftse Mib a cedere circa il 2%, Piazza Affari e' riuscita nel corso della prima seduta dell'anno a ridurre progressivamente il ribasso e a chiudere, con un ultimo colpo di reni, addirittura al sopra della soglia della parita'. Un risultato insperato considerato che i listini europei sono scattati dai blocchi di partenza dovendo metabolizzare le notizie in arrivo dall'Asia, dove la Borsa di Hong Kong ha ceduto il 3% e Seul l'1,5% (Tokyo era chiusa per festivita') sulla scia della prima discesa da maggio sotto quota 50 punti per l'indice Pmi cinese. Prima dello squillo della campanella e' poi giunta a sorpresa la notizia delle dimissioni dell'intero cda di Banca Carige e della decisione della Bce di disporre per il gruppo l'amministrazione straordinaria con la nomina di tre commissari. Una notizia che ha pesato sull'andamento del comparto bancario che e' rimasto per buona parte della giornata in deciso ribasso.

A dare il segnale di carica alla Borsa di Milano e' stata gia' verso meta' seduta la Juventus (+10,17%) che ha spiccato il volo sulla scia delle indiscrezioni riportate da La Repubblica secondo cui il club torinese starebbe caldeggiando un progetto che prevede l'arrivo in bianconero di Kylian Mbappe, l'asso del Psg considerato da molti il vero erede di Cristiano Ronaldo e Leo Messi. Un'ipotesi peraltro bollata come 'molto fantasiosa' dal direttore sportivo della Juve Fabio Paratici. In chiusura di giornata, complice anche il recupero di Wall Street dopo un avvio in calo di oltre 1,5 punti percentuali, il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,04% mentre Londra e' salita dello 0,09% e Francoforte dello 0,20%. Male Parigi a -0,87%, Sul fronte dei cambi l'euro ha chiuso a 1,1354 sul dollaro mentre il petrolio ha terminato in rialzo del 3% a 46,72 dollari il barile.

L'improvviso recupero del prezzo del greggio ha dato la spinta ai titoli che operano nel comparto energetico come Saipem che ha terminato in rialzo di mezzo punto percentuale dopo essere stata in ribasso anche del 3%. Bene anche Snam (+3,17%), Terna (+2,32%), Eni (+0,23%) ed Enel (+0,79%) mentre fra le altre blue chips da segnalare il balzo del 3,44% messo a segno da Prysmian. Nel comparto bancario, chiusura in rialzo per Banca Generali (+1,43%) e Banco Bpm (+0,98%) mentre hanno terminato in calo Bper Banca (-2,02%), Intesa Sanpaolo (-1,72%), Ubi Banca (-1,62%) e Unicredit (-1,23%). Fuori dal listino principale, buon recupero nel finale per Banca Ifis che ha terminato in rialzo dello 0,06 (dopo essere stata in ribasso di oltre il 3,5%) nel giorno in cui ha comunicato di aver acquisito, attraverso la controllata Ifis Npl, un portafoglio di Npl da Mps per 1,16 miliardi di euro di valore nominale.

Sempre nel comparto bancario, chiusura in rialzo del 9% per Dobank. La societa', che si occupa della gestione e del recupero di crediti deteriorati per conto di banche e industrie, ha siglato il 31 dicembre scorso un accordo per rilevare l'85% di Altamira Asset Management, gruppo spagnolo attivo nel business del servicing e del real estate con 55 miliardi di masse gestite e con attivita' in Spagna, Cipro, Portogallo e Grecia. Nel comparto manufatturiero sono rimaste al palo, vicino alla soglia della parita', sia Fca che Ferrari in attesa dei dati sulle immatricolazioni di dicembre.

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