Grana sarda per Conte. Ora dovrà restituire 285 milioni a Pigliaru
La Consulta si è pronunciata dopo anni di vertenza tra Regione e Roma
L'indirizzo è sempre quello. Presidenza del consiglio dei ministri, 00187, Roma. Lì, a Palazzo Chigi, sono arrivate le decine di lettere che il governatore Pd della Sardegna, Francesco Pigliaru, ha spedito ai vari governi per riaprire la trattativa sui cosiddetti accantonamenti, la somma che l'isola, al pari delle altre regioni, versa ogni anno allo Stato a copertura del debito pubblico nazionale.
Parte di quei fondi, ora, tornerà nelle casse della Regione: la Corte costituzionale, con la sentenza numero 6 del 2019, ha infatti imposto all'esecutivo di Giuseppe Conte la restituzione di 285 milioni di euro alla Sardegna. Il pronunciamento della Consulta, per la giunta Pigliaru, rappresenta la conclusione della vertenza accantonamenti.
Dal 2012, scrive Italia Oggi, anno in cui gli accantonamenti sono stati istituzionalizzati, la Sardegna ha versato allo Stato 3,3 miliardi. Per la Regione, troppi. Pigliaru ha impugnato le leggi di stabilità nazionali degli ultimi quattro anni: 2015, 2016, 2017 e 2018. Sino al ricorso presentato alla Consulta sulla manovra del 2017, con validità per il 2018, varata dal governo di Paolo Gentiloni.
Commenti