Grimaldi (Alis), innovazione e sostenibilità nel futuro del trasporto via mare
L'analisi dell'imprenditore marittimo sulla politica europea sulla intermodalità: nei prossimi anni più efficienza e sicurezza, meno emissioni, più crescita.
Digitalizzazione, carbonizzazione, risorse umane, tutela della libera concorrenza, snellimento della burocrazia. Per Alis (Associazione logistica intermodale sostenibile) sono questi i macro-obiettivi per la mobilità sostenibile. E’ il messaggio a tutto il cluster marittimo sulla consapevolezza che solo in questo modo è possibile il rilancio dell’intero Sistema Paese. L’analisi è del presidente Guido Grimaldi in occasione della XXII Euromed Convention From Land to Sea, il summit internazionale organizzato ogni anno dal Gruppo Grimaldi. “I sedici porti che aderiscono ad Alis in Italia e in Europa -afferma Grimaldi- stanno crescendo a due cifre grazie anche e soprattutto alle aziende che rappresentiamo. E non solo. Siamo la più grande organizzazione associativa italiana del settore che interloquisce costantemente e con metodo con l'Europa e le sue istituzioni, come testimonia l’incontro di settembre con la Commissaria Ue alla mobilità e ai trasporti Violeta Bulc. In sinergia stiamo lavorando su questi macro obiettivi per lo sviluppo dell'intermodalità sostenibile: la digitalizzazione, la decarbonizzazione, una rinnovata politica sulle risorse umane, regole incentivanti per favorire il passaggio modale, meno burocrazia”.
L'analisi del presidente di Alis si accentra sugli obiettivi della futura politica europea sull'intermodalità dei trasporti, che dovrà vedere entro il 2030, il 30% delle merci che percorrono più di 300 km viaggiare per ferrovia o per vie navigabili interne ed entro il 2050 raggiungere la quota del 50%. “Il trasporto sostenibile -sottolinea Grimaldi- è oggi una condizione preliminare per il mantenimento della prosperità dell'Ue: abbiamo bisogno di meno congestione, meno emissioni, più occupazione e più crescita. In tempi difficili, come quelli che l'Europa ha vissuto, la nostra missione è superare gli ostacoli presenti combinando soluzioni di trasporto coerenti con i principi di efficienza, riduzione dei costi, sicurezza e rispetto dell'ambiente”.
Il presidente di Alis focalizza in particolar modo i risultati ottenuti in tema di sostenibilità ambientale grazie all'utilizzo delle Autostrade del mare sulla dorsale adriatica. “La Grecia, con la sua posizione nel Mediterraneo, rappresenta un gateway di flussi di merci tra l'area balcanica, la Turchia e la penisola iberica attraverso una rete di servizi di trasporto intermodale che creano un vero ponte tra l'est e l'ovest dell'Europa. I camion imbarcati ad Igoumenitsa o Patrasso verso Brindisi, che raggiungono via strada Civitavecchia o Salerno, per poi rimbarcarsi verso Barcellona o Valencia, raggiungendole in meno di tre giorni, nel corso del 2017 fanno risparmiare oltre 230mila tonnellate di Co2 dal momento che 167mila rimorchi scelgono il trasporto marittimo anziché quello stradale. E per i primi otto mesi del 2018, i dati parlano di ulteriori 197.087 tonnellate di Co2 non immesse nell'aria da 129.616 rimorchi. Attraverso la connessione Patrasso - Venezia abbiamo poi creato un corridoio intermodale dalla Grecia al Nord Europa combinando le Autostrade del mare con il collegamento ferroviario Venezia - Francoforte. Un progetto di successo che speriamo possa essere replicato anche nei porti greci verso l'Europa dell'Est al fine di ridurre qualsiasi svantaggio strutturale e favorire le condizioni essenziali per il raggiungimento di crescita, economia sostenibile, coesione sociale e territoriale, garantendo livelli di efficienza, efficacia, sicurezza, sostenibilità ambientale e accessibilità economica”.
Commenti