Gruppo Hera, quando l'acqua del rubinetto è buona come quella in bottiglia

Gruppo Hera, quando l'acqua del rubinetto è buona come quella in bottiglia. L'impatto ambientale delle bottiglie di plastica

Gli italiani sono i terzi consumatori al mondo di acqua in bottiglia: 180 litri pro capite, dietro solo a Messico e Thailandia. Ma in quanti pensano alle conseguenze sull'ambiente? In Italia solo il 20% delle bottiglie è in vetro, si producono diversi miliardi di bottiglie in plastica ogni anno e quel che è peggio solo il 38% viene riciclato e solo il 18% viaggia su rotaia, il resto in tir. Ok, si dirà, ma dobbiamo pensare anche alla salute. Appunto: almeno i 3,6 milioni di cittadini raggiunti dal servizio idrico di Hera hanno ottimi motivi per lasciar perdere l'acqua in bottiglia e bere quella del rubinetto. Basta guardare i risultati del confronto effettuato tra le acque minerali in bottiglia e quelle del rubinetto della rete idrica Hera, da Bologna a Modena, da Padova a Trieste. Ebbene, pH, durezza, residuo secco, sodio, fluoruri, nitrati e cloruri dell'acqua di casa rientrano non solo nei miti di legge, ma anche in quelli delle stesse acque in bottiglia. Nel territorio servito il 36% dei clienti ha scelto l’acqua di rubinetto, evitando 250 milioni di bottiglie di plastica e risparmiando quasi 270 euro l’anno per una famiglia di tre persone, oltre alla fatica del trasporto. Se anche gli altri si renderanno conto che la qualità dell'acqua del loro rubinetto, classificabile come oligominerale a basso tenore di sodio, non è inferiore a quella delle bottiglie che acquistano, se ne eviteranno altre 460 milioni.

Gruppo Hera, quando l'acqua del rubinetto è buona come quella in bottiglia. Oltre mille analisi al giorno sull'acqua

Certo i risultati ottenuti da Hera non sono casuali. Ogni anno i laboratori del Gruppo Hera, Romagna Acque e le aziende sanitarie locali effettuano oltre un milione di analisi su acque potabili (di cui circa il 50% nei laboratori della multiutility), pari a una media di oltre 2.800 analisi al giorno. I controlli sono svolti presso i punti di campionamento delle fonti, gli impianti di potabilizzazione e accumulo, lungo le reti di adduzione e distribuzione. Hera ha consolidato il proprio piano di controllo, sviluppato sulla base di linee guida tese alla caratterizzazione chimica, fisica e batteriologica dell’acqua, a tutela del pieno rispetto dei requisiti di legge e a garanzia della fornitura di un prodotto di qualità ottimale. Nel corso del 2017 sono stati introdotti controlli ulteriori e aumentate le analisi su inquinanti ad alto impatto ambientale, come per esempio il glifosato. Hera mette a disposizione anche una app gratuita sul servizio idrico, Acquologo, per, avere informazioni sulla qualità dell'acqua, fare l’autolettura, segnalare guasti, ricevere informazioni e assistenza. Inoltre, nelle bollette del servizio idrico ogni cliente Hera può trovare l’etichetta dell’acqua del proprio Comune.

Gruppo Hera, quando l'acqua del rubinetto è buona come quella in bottiglia. Il report sulla qualità dell'acqua di rubinetto

Non solo: il Gruppo Hera è l'unica multiutility in Italia a pubblicare un report dedicato alla qualità dell'acqua di rubinetto e ai suoi benefici sia in termini ambientali sia economici. Si chiama In buone acque, Hera ha pubblicato a inizio ottobre la sua decima edizione (QUI IL LINK PER SCARICARE IL REPORT). I dati dimostrano che l’acqua di rete gestita da Hera nei territori serviti è una risorsa buona, comoda, diffusa, sicura ed economica. Il report contiene, territorio per territorio, i risultati delle analisi relative a 29 parametri. Per garantire la massima trasparenza e affidabilità dei dati riportati, il report viene esaminato e certificato da un ente terzo indipendente (Dnv Gl). In buone acque contiene diversi dati interessanti sulla rete idrica del Gruppo Hera: 303 milioni di metri cubi di acqua distribuita, che ne fanno il secondo operatore in Italia, 35mila chilometri di rete acquedottistica, 2 euro il costo di mille litri d'acqua, contro i 270 di quella imbottigliata. Significative anche le cifre degli investimenti effettuati nel ciclo idrico da Hera: 156 milioni di euro nel 2017 contro 130 nel 2016, di gran lunga superiore alla media italiana, circa la metà dei quali nell'acquedotto.