H&M punta a diventare un multibrand, al via test di vendita di prodotti terzi
H&M punta alla vendita di altri brand. Il colosso inizierà a ospitare, in una fase di test, prodotti terzi anche nei punti vendita del marchio ammiraglio
H&M punta alla vendita di altri brand. Il colosso svedese infatti inizierà a ospitare, in una fase di test, prodotti terzi anche nei punti vendita del marchio ammiraglio, come già accade negli store dei suoi marchi di fascia più alta &Other Stories e Arket. Un cambio strategico importante, come dice Reuters, “e un possibile passo per competere direttamente con e-tailer multibrand come la tedesca Zalando o l’inglese Asos“. Come precisato da H&M, i brand “esterni” serviranno ad attirare nuovi consumatori.
Come spiega Pambianco News nel trimestre estivo, H&M ha registrato vendite in progressione del 12% a 62,6 miliardi di corone (circa 5,8 miliardi di euro), battendo le stime del mercato, ferme a 61,9 miliardi di corone. Tuttavia, secondo un’analisi di Berenberg riportata da Bloomberg, a luglio e agosto 2019 le vendite di H&M avrebbero rallentato, segnando un +6 per cento. L’andamento dei due mesi chiave ha impattato sul titolo che, ieri, ha perso circa 3 punti percentuali.
La scelta di voler testare la strategia multibranding segue altre novità del marchio: la scorsa primavera il player di Stoccolma ha iniziato a mettere al centro le comunità locali, cominciando a produrre (e vendere) capi dedicati ai trend delle singole città. Per esempio una linea soltanto per Berlino e i suoi abitanti. La limited collection è stata sviluppata dal H&M Germania e dall’H&M Group’s Laboratory, il dipartimento dedicato alle innovazioni, il cui obiettivo è esplorare nuovi modelli di business.
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