Hong Kong, gli scontri spaventano nuovamente le Borse mondiali
La netta flessione delle Borse asiatiche (-2,7% Hong Kong, -1,8% Shanghai), in reazione alle forti tensioni a Hong Kong con l'intervento della polizia che ha portato al ferimento di alcuni manifestanti e all'incertezza sullo stato dei negoziati Usa-Cina viste le indicazioni non chiare arrivate venerdi' dal presidente Trump, si riflette sui listini europei che aprono in calo.
Se Parigi arretra di un limitato 0,15%, Francoforte cede lo 0,2%, Milano lo 0,4%. Stesso calo per Madrid all'indomani dell'elezioni generali: la frammentazione politica si e' accentuata ma il Partito Socialista del premier Pedro Sanchez, pur confermando il primato, ha perso seggi in Parlamento e dovra' trovare alleati per formare il nuovo Governo. Giu' di mezzo punto percentuale Londra prima della diffusione dei dati del Pil inglese del terzo trimestre.
A Piazza Affari ancora in discesa le banche (-2% Ubi, -1,8% Banco Bpm, -1,2% Bper, -1,2% Unicredit) mentre i rendimenti dei decennali italiani tornano a muoversi verso l'1,3% confermando lo spread verso il Bund a in area 155 punti. Fuori dal Ftse Mib, nuova flessione per Rcs Mediagroup (-4%) e per Fincantieri (-2,9%) che risentono delle trimestrali diffuse nei giorni scorsi.
Petrolio in flessione di circa un punto percentuale a 56,6 dollari al barile nel Wti dicembre e a 61,9 dollari nel Brent gennaio: ieri Teheran ha annunciato la scoperta di un giacimento con riserve stimate in 53 miliardi di barili estraibili, ma oggi il ministro del petrolio ha invece precisato che le riserve conosciute ad oggi si attestano a circa 22,2 miliardi di barili e quelle gia' estraibili sono 2,2 miliardi. Sul mercato valutario, euro/dollaro a 1,1029 (1,1050 venerdi' sera) mentre lo yen recupera verso euro (a 120,15 yen per un euro da 120,76) e verso dollaro (a 108,98 yen per un dollaro da 109,28). Dollaro/sterlina a 1,2800 da 1,2817.
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