Huawei, 30 miliardi di ricavi in meno. Ecco gli effetti del bando di Trump
Tagliate le stime su fatturato ed export nel 2019-2020
Le restrizioni Usa pesano più del previsto su Huawei, che deve ridimensionare le proprie aspettative per i prossimi due anni. Ren Zhengfei, il fondatore del colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei, ha tagliato di trenta miliardi di dollari le stime dei ricavi per il 2019-2020, fissando le vendite attorno ai cento miliardi di dollari (89,16 miliardi di euro) e prevedendo un crollo del 40% delle esportazioni di smartphone prodotti dal gruppo per il 2019.
Le stime di Ren sono le prime dopo il bando di vendita di componenti hi-tech, a cui è soggetta Huawei da parte degli Stati Uniti: il fondatore di Huawei ha ammesso di avere sottostimato gli effetti delle restrizioni Usa sul gruppo, anche se, ha aggiunto, Huawei non intende tagliare le spese per il settore ricerca e sviluppo. Lo scorso anno, il colosso delle telecomunicazioni cinese ha segnato ricavi per oltre cento miliardi di dollari (104,16 miliardi, equivalenti a 92,87 miliardi di euro) e nei mesi scorsi ha dichiarato di aspettarsi ricavi per per 125 miliardi di dollari (111,45 miliardi di euro) alla fine di quest'anno.
"Non ci aspettavamo che ci attaccassero su cosi' tanti aspetti", ha detto Ren nel corso dell'evento "un caffe' con Ren", trasmesso dall'emittente televisiva statale Cgtn (China Global Television Network) a cui erano presenti anche due nomi noti del mondo della tecnologia Usa, George Gilder e Nicholas Negoroponte.
"Non possiamo avere forniture di componenti, non possiamo partecipare a molte organizzazioni internazionali, non possiamo lavorare a stretto contatto con le universita' , non possiamo usare nulla che abbia componenti Usa, e non possiamo nemmeno stabilire connessioni con i network che usano queste componenti", ha dichiarato il fondatore di Huawei.
Un portavoce del gruppo ha poi specificato alla AFP che il calo delle vendite è avvenuto in particolare nei mesi di maggio e giugno, a seguito della minaccia da parte degli Stati Uniti di porre Huawei nella "lista nera" delle compagnie a cui e' vietato vendere la tecnologia americana. La minaccia, brandita a meta' maggio dall'amministrazione Trump che sospetta Huawei di potenziale spionaggio, è stata poi sospesa per tre mesi, cioe' fino a meta' agosto. Il fondatore Ren, tuttavia, ha assicurato che il ritmo delle vendite nel mercato cinese era comunque "molto veloce".
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