Bank of Japan a scuola da Draghi: giù i tassi sui depositi. Borse ok

Il Giappone non riesce ad allontanare lo spettro deflazione e così per indebolire ulteriormente lo yen azionando il doppio effetto di sostenere le esportazioni e di importare inflazione a sorpresa la Banca centrale giapponese guidata da Haruhiho Kuroda ha mandato in negativo i tassi d'interesse sui depositi. Una misura di politica monetaria, non convenzionale come quelle adottate dalla Bce di Mario Draghi, che nessun analista finanziario si attendeva fino ad ora.

La Boj ha annunciato di aver ridotto per la prima volta da +0,1% a -0,1% i tassi sui depositi, cioe' quelli praticati sui soldi che le banche lasciano in giacenza presso l'istituto centrale. In pratica, come gia' fanno le banche europee con la Bce, anche gli istituti nipponici pagheranno per parcheggiare i loro soldi alla Boj. L'obiettivo della banca centrale giapponese e' lo stesso dell'Eurotower: penalizzare la sosta del denaro per rimetterlo in circolo e indirizzarlo verso l'economia rele. Ecco perche' quella di Tokyo va considerata una misura espansiva, che l'allinea alla Bce. Cosi' almeno l'hanno interpretata i mercati, considerandola come un segnale distensivo, simile a quello lanciato qualche giorno fa da Mario Draghi, che si era impegnato a nuove misure di stimolo a marzo.

Unito alla prudenza manifestata dalla Fed mercoledi' scorso sul rialzo dei tassi Usa, e' come se il messaggio inviato alle borse fosse: Boj, Bce e Fed sono accondiscendenti e dunque possiamo brindare. Kuroda ha spiegato che l'adozione di una politica monetaria con tassi in territorio negativo permettera' all'istituto nipponico di aumentare ulteriormente gli stimoli, se necessario, attraverso "tre canali". Le nuove misure adottate dalla Banca centrale giapponese non implicano "assolutamente che il nostro programma di quantitative easing, incluso l'acquisto dei titoli di Stato, abbia raggiunto il limite" massimo al quale puo' espandersi, ma che la BoJ "implementera' le sue misure di allentamento monetario attraverso tre canali, qualita', quantita' e tassi di interesse", ha affermato Kuroda.

Nel dettaglio, con "quantita'" si intende il massiccio programma di QE lanciato dalla BoJ, con "qualita'" i vari tipi di asset acquistati dalla Banca centrale per rendere effettiva la sua politica monetaria. Il governatore della Bank of Japan ha poi precisato che, se necessario, adottera' ulteriori misure soprattutto per raggiungere il target dell'inflazione al 2%. Per Kuroda, si arrivera' al conseguimento di questo obiettivo entro la meta' del 2017.