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Economia
Il mercato non ha dubbi: Macron presidente. In calo i tassi Oat. Borse boom

Le Borse europee mettono il turbo e il Dax di Francoforte tocca un nuovo livello record, dopo l'affermazione di Emmanuel Macron al primo turno delle presidenziali francesi, davanti a Marine Le Pen. I due si sfideranno al secondo turno il mese prossimo. Macron era l'unico europeista convinto tra i 4 candidati del primo turno. I mercati scommettono sulla vittoria del 39enne Macron anche al secondo turno e cresce la propensione al rischio degli investitori. A viaggiare su ritmo elevatissimo sono soprattutto i bancari. A Francoforte il Dax avanza 2,83%, dopo aver segnato un massimo storico a 12.393,43 punti. Londra cresce del'1,79%. A Milano l'indice Ftse Mib segna +3,95%, con Unicredit a +10,5% e Intesa a +7%. Parigi vola a +4,24%.

Acquisti copiosi anche sui titoli di Stato francesi dopo con il primo dato per favorito dai sondaggi. Il rendimento del decennale transalpino (che si muove inversamente rispetto alle quotazioni del titolo) è sceso sotto l'0,84% (da 0,88% di venerdì) e il differenziale con il Bund tedesco si è riportato in area 50 punti base, sui livelli di gennaio.

"I mercati probabilmente tireranno un sospiro di sollievo dal momento che alcuni scenari di rischio possono essere esclusi", è il commento degli economisti di Unicredit Research, secondo cui i titoli di Stato francesi dovrebbero performare bene soprattutto se i nuovi sondaggi dovessero confermare le elevate probabilità per Macron di vincere il secondo turno".

E anche Wall Street apre in netto rialzo. I listini Usa aspettano anche l'arrivo questa settimana di un gran numero di importanti trimestrali, tra cui quelle di Microsoft, Apple e Google. L'ottimismo deriva dal fatto che i risultati del primo trimestre incorporano ancora l'effetto positivo della presidenza Trump, che dopo marzo e' andato un po' scemando. Il Dow Jones avanza dello 0,98% a 20.748 punti, lo S&P sale dell'1,03% a 2.372 punti e il Nasdaq guadagna l'1,14% a 5.977 punti.

I mercati già scommettono sul fatto che l'ex ministro dell'Economia francese del governo Valls andrà all'Eliseo, considerando anche l'appoggio espresso da altri candidati, battuti al turno di ieri

Dal primo turno delle presidenziali francesi arriva dunque un segnale rassicurante per i mercati finanziari. Stamane, il primo effetto della reazione dei mercati è stato l'apprezzamento dell'euro, segno che gli operatori non considerano reale il rischio di una disintegrazione della moneta unica anche se la leader del Front National è riuscita ad accedere allo sprint finale per l'Eliseo. La moneta unica è balzata ai massimi da un mese nei confronti del biglietto verde (a 1,086; venerdi' a 1,06979 dollari). Quota inoltre 119,50 yen (da 116,71 venerdi'), mentre il dollaro-yen si è attestato a 110,19. Anche il petrolio è in rialzo: il wti, contratto con consegna a giugno, guadagna lo 0,54% e passa di mano a 49,89 dollari al barile.

Per i mercati, dove la volatilità rimarrà sotto controllo, il trionfo di Macron significa quindi che non si aprirà una fase critica per l'architettura della stessa area euro. Altro segnale in questa direzione la flessione dell'oro che nelle ultime settimane si era apprezzato sulle incertezze e le tensioni geopolitiche. 

Il metallo giallo è arretrato di oltre 13 dollari l'oncia scivolando a 1,276. Anche dai listini azionari arrivano segnali positivi sulla vittoria di Macron, nonostante le tensioni sul dossier della Corea del Nord. A Tokyo l'indice Nikkei si avvia a chiudere in robusto rialzo di oltre un punto percentuale.

Bene anche le altre principali piazze asiatiche ad eccezione di Shanghai che accusa un tonfo dell'1,75% sui timori degli investitori che il governo introduca misure restrittive sulla leva finanziaria per l'acquisto di azioni al fine di scongiurare rischi per la stabilità finanziaria. In territorio positivo anche i future di Wall Street nella settimana in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump taglierà il traguardo simbolico dei primi 100 giorni alla casa Bianca, con il S&P 500 che mostra un progresso dello 0,86%.

"La debacle dei candidati più estremisti nel riuscire ad influenzare gli elettori indecisi e sbloccare i comportamenti elettorali meglio nascosti è destinata a rappresentare  un grande sollievo per gli investitori che temevano un’eventuale incertezza sul fatto che la seconda tornata elettorale avrebbe potuto comportare delle nuove complessità. Ad oggi, sembrerebbe evitata qualsiasi forma di volatilità estrema", spiega Peter Rosenstreich head of market strategy di Swissquote, prima banca online svizzera e quotata alla Borsa di Zurigo.

"Il risultato delle urne non può che rappresentare - prosegue il gestore - un assist formidabile per gli investimenti francesi e europei in generale. Rimaniamo lunghi sul cambio euro-franco svizzero in attesa della sconfitta del voto anti-europesita".

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mercati francia elezioni





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