Illy vuole crescere fuori dal business del caffè e lancia un bond
Il gruppo triestino del caffè ha messo in cantiere l'emissione di un prestito obbligazionario che servirà per finanziare lo sviluppo di attività extra-caffè
Espandere le attività di Damman Frères (tè), Agrimontana (confetture), Domori (cioccolato) e Mastrojanni (vino). Non c’è solo caffè nel portafoglio di Illy. Così il gruppo triestino ha messo in cantiere un aumento di capitale da 38 milioni già sottoscritto interamente e si prepara a emettere un bond da 20-25 milioni con scadenza a 18-20 anni che, secondo quanto dichiarato dal nuovo amministratore delegato Federico Marescotti, dovrebbe essere lanciato all’inizio del prossimo anno.
Aumento di capitale ed emissione del bond potrebbero anticipare una stagione di shopping da parte di Illy, che dopo la cessione del 5% di Grom ha più volte espresso il desiderio di potenziare l’attività in ambito vitivinicolo, preferibilmente in Piemonte e comunque in territori di prestigio (al pari di Montalcino, dove già opera con Mastrojanni), senza escludere l’ingresso in nuovi ambiti, a partire dai prodotti da forno. Smentite invece la possibilità che il gruppo del caffè possa scegliere in tempi brevi la quotazione in Borsa.