Inps, Salvini attacca ancora Boeri: "Dimettiti se non sei d'accordo"
Boeri parla di "negazionismo economico" dopo che Di Maio e Tria scaricano la responsabilità della relazione al Dl dignità sull'Inps
E' ancora polemica fra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il presidente dell'Inps Tito Boeri. "Se non sei d'accordo con niente delle linee politiche, economiche e culturali di un governo, ti dimetti. Così non è e va beh, noi siamo al governo e mi dispiace per chi ha perso le elezioni", afferma il ministro dell'Interno e vice premier in un incontro con la stampa italiana a Mosca, rispondendo a una domanda sulla relazione tecnica che accompagna il Dl Dignità e sulle stime di fonte Inps secondo cui il progetto farà perdere 8.000 posti di lavoro all'anno.
Salvini inoltre dichiara di non sapere "se qualcuno dalla sera alla mattina ha tolto dei numeri, aggiunto dei numeri. So - prosegue - che è un decreto che mira a creare nuovi posti di lavoro e so per certo che ci sono alcuni organismi, penso all'Inps, con cui non ho da fare polemiche personali perché non mi interessano, che però hanno una visione della realtà che è assolutamente lontana da quella degli italiani, da quella del mondo del lavoro, del mondo delle pensioni", conclude il leghista.
"Spaventa questa campagna contro chi cerca di porre su basi oggettive il confronto pubblico", è la replica immediata di Boeri, che risponde anche alla nota congiunta dei ministri Tria e Di Maio sulla relazione tecnica al decreto legge Dignità. "Consapevoli dell'incertezza che circonda le stime svolgeremo, come sempre, il monitoraggio attento, che peraltro la legge ci richiede. Ma sin d'ora, di fronte a questi nuovi attacchi - e a quelli ulteriori del ministro Salvini - non posso che ribadire che i dati non si fanno intimidire", ha concluso Boeri.