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Economia
Insurance day 2019: il mercato assicurativo tra innovazione e sostenibilità

Insurance day 2019, Milano: i player del mercato assicurativo si sono confrontati oggi sui nuovi modelli di business, caratterizzati da un forte cambiamento: presenza del digitale, centralità dei consumatori e sostenibilità sono i nuovi obiettivi comuni. Le interviste di Affaritaliani.it ai relatori.

Il mercato assicurativo si conferma un settore in forte cambiamento: secondo lo studio globale e cross-settore “Accenture Disruptability Index”, l’Insurance è, tra i 18 mercati analizzati, una delle Industry più esposte al rischio di disruption nel prossimo futuro ed i numeri mostrano chiaramente che il cambiamento è già in atto.

Negli ultimi anni, infatti, la disruptability del settore è progressivamente aumentata (+18% 2018 vs 2017), per effetto di alcuni specifici fenomeni che hanno inciso sulla velocità di trasformazione del comparto assicurativo, quali, ad esempio, l’incidenza degli investimenti in digitale e in trasformazione tecnologica che è risultata essere lontana da quella delle Industry più innovative (es: Software & Platform) e meno della metà rispetto a quella del settore bancario (3,1% vs 7%) e i limitati investimenti in Ricerca e Sviluppo dove il settore assicurativo si posiziona solo al 16° posto su 18 Industry esaminate. 

Il tutto in un contesto che vede profilarsi all’orizzonte nuovi player in grado di mettere in discussione alcune logiche alla base del modello di business, come, ad esempio, testimoniato dall’affacciarsi di TESLA nell’arena competitiva con il lancio delle proprie offerte assicurative.

La maggiore disruptability è peraltro legata anche a ulteriori fattori che evidenziano importanti segnali che mostrano una nuova dinamicità del comparto: la presenza degli Unicorn (startup con più di 1 miliardo di dollari di capitalizzazione) negli ultimi 3 anni è raddoppiata passando da 7 a 14, le operazioni di Venture Capital sono aumentate di 2,5 volte. 

Insurance day 2019, Milano: rilevanza, fiducia e sostenibilità 

Il cambiamento del mondo assicurativo è guidato dalle nuove abitudini e stili di vita dei clienti. Secondo lo studio Accenture “Global Consumer Pulse Research - From Me to We: The Rise of the Purpose-led Brand’” il 71% dei consumatori italiani compra beni e servizi dalle aziende che riflettono i propri valori e convincimenti personali e l’83% reclama trasparenza su prodotti e servizi, condizioni di lavoro e sul proprio contributo in termini di  sostenibilità

Alle aziende, i clienti chiedono che trattino bene le persone e l’ambiente: il 73% dei consumatori si aspetta che le imprese ricoprano un ruolo attivo nelle problematiche sociali, culturali, ambientali e politiche e, addirittura, il 76% si aspetta che siano proprio i CEO a prendere iniziative a sostegno della sostenibilità, senza attendere imposizioni normative.

Le aziende ne sono consapevoli e riconoscono che devono costruire una relazione solida con i propri clienti: il 76% delle imprese nel mondo ritiene che la fiducia dei consumatori sia il fattore critico di successo per i prossimi 5 anni.

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Daniele Presutti, Senior Managing Director di Accenture, Responsabile Insurance per l’Italia

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Insurance Day 2019: l'intervista a Daniele Presutti (Accenture)

Daniele Presutti, Senior Managing Director di Accenture, Responsabile Insurance per l’Italia, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani.it: "Tanti speakers, oggi, hanno parlato dei cambiamenti nelle loro aziende; questi cambiamenti, noi tendiamo a rappresentarli attraverso i nostri studi, come nella cosiddetta Disruptability Index. L’Insurance, attualmente, è l’industry che ha il più elevato rischio di essere soggetta a future distruptions; questo per una serie di motivi: è più esposta alla digitalizzazione, investe meno rispetto ai pear sulla trasformazione digitale; si trova in un contesto in cui gli altri avanzano e lei resta più indietro. In realtà, però, in Italia è un fenomeno d’eccellenza: il mercato connesso è uno dei più sviluppati. L’innovazione aiuta la sostenibilità: sicuramente la sostenibilità è un obiettivo primario, uno degli obiettivi con cui le compagnie riusciranno a rimanere profittevoli sul mercato trasmettendo un set di valori in sintonia con i consumatori e le challenges del mondo”.

Insurance day 2019: l'intervista di Affaritaliani.it ad Alberto Minali, Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni

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Alberto Minali, Amministratore Delegato di Società Cattolica di Assicurazione, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani.it: “Credo che una delle novità con cui tutti noi del settore assicurativo dovremmo fare i conti sia il basso livello dei tassi d’interesse con una conseguente riconsiderazione dei prodotti vita e delle modalità distributive; il basso tasso di interesse e di spread impone una riconsiderazione dei prodotti e dei sottostanti assicurativi. La sostenibilità rientra tra i nostri obiettivi sia nel senso delle azioni che Cattolica sta intraprendendo sul territorio, sia nel senso dei prodotti: stiamo cercando di sviluppare una gamma di prodotti sostenibili e anche gli investimenti che stiamo facendo sono connotati da questo criterio”.

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Isabella Fumagalli, CEO & General Manager di BNP Paribas Cardif

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Insurance Day 2019: l'intervista a Isabella Fumagalli (BNP Paribas Cardif)

Isabella Fumagalli, CEO & General Manager di BNP Paribas Cardif, ha commentato ai microfoni di Affaritaliani.it: “Oggigiorno nessuna compagnia di assicurazione può pensare di avere un futuro se non partendo dal presupposto di avere la sostenibilità by design che deve far parte della propria offerta: del rapporto con le persone clienti, dipendenti e il servizio fornito. Oggi l’innovazione è lo strumento per far fronte alla triplice sfida tecnologica, sociale e ambientale attraverso le tecniche di open innovation”.

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Alberto Vacca, Chief Business & Investment Officer di Aviva

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Insurance Day 2019: l'intervista a Alberto Vacca (AVIVA)

Alberto Vacca, Chief Business & Investment Officer di Aviva, ha affermato ai microfoni di Affaritaliani.it: "Il mercato assicurativo da processo centrico sta diventando cliente centrico, spinto dall’evoluzione normativa e dalla rivoluzione digitale. La sostenibilità è un trend sempre più importante. Negli investimenti, AVIVA privilegia un approccio ESG”.

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Enrico San Pietro, Insurance Business Co-General Manager di UnipolSai

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Insurance Day 2019: l'intervista a Enrico San Pietro (UnipolSai)

Enrico San PietroInsurance Business Co-General Manager di UnipolSai, ha detto ai microfoni di Affaritaliani.it: "Il mercato delle assicurazioni è dentro la società che cambia: il cambiamento cui stiamo assistendo è un cambiamento nei crescenti bisogni della sanità nel clima. Ci sono sfide importanti da gestire con attenzioni, che sono grandi opportunità per affermare il ruolo sociale di protezione del settore assicurativo. Il nostro piano industriale parte dalla sostenibilità e dall’innovazione: parte dalla necessità di evolvere per riuscire a cogliere i trend della distruption tecnologica, dell’innovazione, del servizio e della sostenibilità.

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Maurizio Cappiello, Amministratore Delegato Poste Assicura e Direttore Generale di Poste Vita

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Insurance Day 2019: l'intervista a Maurizio Cappiello (Poste Vita)

Maurizio Cappiello, Amministratore Delegato Poste Assicura e Direttore Generale di Poste Vita, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani.it: "Il mercato delle assicurazioni sta cambiando molto: dopo anni in cui si è creduto che il digitale potesse aiutare il business, in questo momento c’è una forte riflessione su quanto l’innovazione possa supportare il servizio per i clienti. L’innovazione è importante perché dobbiamo sviluppare quegli approcci che i giovani ci chiedono; dobbiamo trovare nuove soluzioni che possano rispondere ai bisogni della società. La sostenibilità è fondamentale: recentemente Poste Vita è stata riconosciuta all’ONU come società che sulla sostenibilità ha fatto molto bene nel 2018".

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Roberto Laganà, Direttore Generale di Italiana Assicurazioni

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Roberto Laganà, Direttore Generale di Italiana Assicurazioni, ha commentato ai microfoni di Affaritaliani.it: “Credo ci siano due comparti che subiranno novità e cambiamenti: danni e vita. Per un gruppo mutualistico come il nostro, la sostenibilità è un concetto intrinseco. La sopravvivenza della mutua dipende dalla capacità di accantonare per il futuro delle risorse attuali”.

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Leonardo Felician, Head of Insurance Products P&C di Allianz

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Insurance Day 2019: l'intervista a Leonardo Felician (Allianz)

Leonardo Felician, Head of Insurance Products P&C di Allianz, ha detto ai microfoni di Affaritaliani.it: “Le compagnie dirette sono state delle fintech ante litteram: hanno cominciato quando la digitalizzazione era poco conosciuta. In questo lungo periodo c’è stata una convergenza e per il futuro la differenza sarà meno marcata: serviamo il cliente dove vuole essere servito”.

Insurance Day 2019, Milano: l'intervista di Affaritaliani.it a Alessandro Castellano, Country Ceo di Zurich Insurance Group

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Insurance Day 2019: l'intervista a Alessandro Castellano (Zurich)

Alessandro Castellano, Country Ceo di Zurich Insurance Group, ha detto ai microfoni di Affaritaliani.it: “Dobbiamo uscire dalla narrativa passata dell’incolpare le assicurazioni o i clienti. I clienti devono comprendere meglio con un processo educativo perché ci sono nuovi bisogni: sanità, clima e tecnologia”.

Per essere rilevanti, infatti, le compagnie assicurative devono gestire il proprio business con un approccio sostenibile e operare all’interno della comunità con un ruolo primario nel percorso di crescita e valorizzazione del territorio e delle persone: ne concorda la totalità dei leader aziendali, secondo lo studio globale ‘The Decade to Deliver: A Call to Business Action’, realizzato da Accenture Strategy e da United Nations Global Compact. Inoltre, il 63% pensa che la tecnologia della quarta rivoluzione industriale sia un acceleratore cruciale dell’impatto socioeconomico delle aziende.

È il mercato stesso che chiede una maggiore attenzione alla sostenibilità e agli effetti del business sul territorio. Secondo i CEO, infatti, consumatori e dipendenti sono i principali stakeholder, rispettivamente 53% e 44%, che influenzeranno maggiormente il percorso verso la sostenibilità nei prossimi 5 anni. I consumatori, infatti, spingono le imprese verso standard di sostenibilità sempre più elevati, pena la sopravvivenza stessa dell’azienda, e lo stesso fanno i dipendenti, sempre più attenti all’impatto sociale e territoriale di un’impresa. La reputazione di un’azienda, inoltre, è fondamentale per attrarre nuovi talenti che, in particolare per quanto riguarda le nuove generazioni, scelgono di lavorare in aziende di cui condividono i valori.

La sostenibilità, quindi, ha un valore di business: lo riconoscono i CEO di tutto il mondo. Secondo la maggioranza (58%) già oggi ha un impatto in termini di crescita del brand, aumento dei ricavi (40%) mitigazione del rischio (37%) e riduzione dei costi (35%). Sono percentuali che crescono ulteriormente se parliamo dei prossimi 5-10 anni, in cui la sostenibilità è chiaramente riconosciuta come uno dei fattori cruciali per essere rilevanti: rispettivamente, per il 71% avrà un forte impatto sulla crescita del brand, per il 57% sull’aumento dei ricavi, per il 52% in tema di mitigazione del rischio e per il 51% sulla riduzione dei costi.

Anche sul mercato finanziario è sempre più forte l’impatto di un approccio orientato alla sostenibilità, come dimostrano alcuni fatti recenti: l’European Investment Banking ha annunciato che allocherà 1 trilione di euro dal 2020 al 2030, per supportare la transizione verso un sistema economico decarbonizzato e a ridotto impatto ambientale. I Principle for Responsible Investments, promossi dalle Nazioni Unite con l’intento di favorire la diffusione dell’investimento sostenibile e responsabile tra gli investitori istituzionali, ha visto l’adesione di gestori equivalenti a 70 trilioni di dollari. Inoltre, il 40% delle società di assicurazioni a livello globale prevede di allocare dei green bond; green bond che, in Italia, hanno aumentato il loro valore del 120% dal 2018 al 2019.

 “Le compagnie assicurative hanno già fatto un primo, importante passo andando al di la di un approccio prevalentemente regulatory-based e stanno operando per ricoprire un ruolo sempre più centrale verso le SDG (Sustainable Development Goals 2030). La sostenibilità diventerà essa stessa motore di innovazione e crescita del mercato, attraverso la spinta ad adeguare i modelli operativi e di business.” continua Daniele Presutti

Insurance day 2019, Milano: dati e trend del settore assicurativo 

Il mercato assicurativo globale è in “crescita stabile”, con una lieve crescita dei premi globali 2017-2018 pari a +1,5% totale (+3% derivante dal comparto Danni e +0,2% dall’ambito Vita), in linea con quanto registrato nel biennio precedente (pari a +1,5%). 

La causa del rallentamento è in primo luogo imputabile ad un arresto nella crescita della raccolta Vita nelle economie di Europa, Brasile e Cina, dovuto principalmente ai bassi tassi di interesse che continuano a dominare i mercati.

Spostando lo sguardo verso il mercato italiano, si assiste ad una fase moderatamente espansiva (+3.2% nel 2018) dopo la flessione del 2017 pari a -2,5%, con una crescita maggiore rispetto alla media europea (+2,6% CAGR 2013 /2018 in Italia vs -0,9 CAGR 2013/ 2018 in Europa). Nonostante il trend di moderata contrazione degli indicatori di redditività in Italia, la profittabilità del nostro Paese rimane superiore alle media europea, sia per il settore Danni che per il settore Vita, con un andamento medio del ROE del comparto Danni del 10,3% (2013 -2017) rispetto ad una media europea del 6,1% e del comparto Vita pari a 8,4% vs 5,9%. Le performance tecniche complessive del mercato sono buone, con un combined ratio per il 2018 in Italia del 90,2% (vs una percentuale europea del 95%).

La crescita nel 2018 è dovuta sia al comparto Vita, i cui premi sono aumentati del 3,5% (dopo la riduzione del 10,6% rilevata nel 2016 e del 3,8% nel 2017), sia al comparto Danni, i cui premi nell’ultimo anno sono ulteriormente aumentati del 2,3%. Con riferimento al comparto Vita, l’aumento dei premi è stato determinato dallo sviluppo dei prodotti con partecipazione agli utili (rami I e V) che hanno più che controbilanciato il calo delle polizze unit-linked (ramo III).

Con riferimenti al comparto Danni, la crescita della raccolta premi si è concentrata nei rami non-auto, a fronte della spinta alla continua innovazione tecnologica che impatta sulla creazione di prodotti sempre più appetibili e fruibili. Nello specifico, l’aumento è riconducibile sia alla maggiore propensione da parte degli individui e delle famiglie ad acquistare coperture assicurative più complete – in particolare nel settore della salute (+7,4%) e del property (+4.9%), sia alla crescente domanda di coperture assicurative aziendali (sempre nel settore salute) e dei professionisti. 

Si prevede che nel 2019 il business assicurativo complessivo continuerà la sua fase moderatamente espansiva, in linea con la crescita dell’anno precedente (+3,2% nel 2018, ROE medio del 6,9, combined ratio 2018 del 90,2%).

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