A- A+
Economia
Intesa guarda alla quota di UniCredit.Rumors: così Mediobanca entra nel risiko

Anche Mediobanca finisce negli scenari del risiko bancario-assicurativo che vede fronteggiarsi al momento Generali e Banca Intesa. La Borsa ne prende atto e, oltre ai titoli del Leone gruppo che fa gola anche a molti operatori del settore anche d'ontre confine, corre a comprare a piene mani anche quelli di Piazzetta Cuccia, dove oltretutto il Cda e l'amministratore delegato Alberto Nagel sono in scadenza quest'anno. Piazza Affari infatti al giro di boa allunga (Ftse Mib +1,3% a 19.582 punti) spinta proprio dalla speculazione sulla battaglia per il Leone, che mette le ali al titolo della compagnia assicurativa (+10% a 15,68 euro) e a Mediobanca (+9,4%), primo azionista del gruppo assicurativo. Bene intonata anche UniCredit, mentre Intesa va giù.

"Il 'mantra' di Intesa Sanpaolo è la gestione patrimoniale e Generali potrebbe dare spazio al business" spiegano gli analisti di Fidentis ma "a parte Generali che resta l'osso della contesa, di sicuro Mediobanca è il posto dove ogni investitore vorrebbe essere visto che è la porta d'ingresso per il controllo dell'assicuratore italiano".

Equita Sim infatti spiega che un'alternativa strategica per Intesa Sanpaolo all'ipotetico lancio di un'Ops su Generali "potrebbe essere rappresentata dall'acquisto della quota di Unicredit in Mediobanca (8%) e il successivo lancio di un'offerta su Mediobanca stessa: in questo modo, Intesa - oltre a controllare un business più affine - diventerebbe indirettamente il primo socio di Generali con il 13% e potrebbe coagulare una minoranza di blocco in chiave antiscalata".

"A questo punto, a meno che Intesa non dimostri di avere acquistato il 3% di Generali prima della comunicazione di ieri - scrivono gli analisti di Equita nel report odierno - l'unico scenario strategico a disposizione è effettivamente quello del lancio di un'offerta di scambio, visto che l'ipotesi di acquistare un pacchetto di titoli (15-20%) non garantirebbe alcun controllo". Ma "in un'ipotetica business combination Intesa-Generali secondo noi - spiegano - il dividendo 2017 di Intesa da 4 miliardi, su cui ora c'è alta visibilità grazie alla plusvalenza da 800 milioni su Allfunds, sarebbe meno visibile data la complessità dell'operazione in questione (le integrazioni fra business bancario e assicurativo non hanno mai avuto grande successo) e i relativi costi di ristrutturazione".

L'opzione Mediobanca per Intesa è tirata in ballo anche dagli analisti di Banca Akros che sottolineano come nella partita "un ruolo chiave potrebbe essere svolto da Unicredit, che ha circa l'8% in Medioabanca e sta per lanciare un aumento di capitale enorme. Unicredit potrebbe essere costretto a cedere la sua partecipazione in Mediobanca favorendo un consolidamento del controllo italiano su Generali anche in considerazione che la struttura gli azionisti di Unicredit è vulnerabile a causa dell'aumento di capitale di grandi dimensioni".

Ma perché Unicredit, oltre all'aumento di capitale monstre, dovrebbe cedere la propria partecipazione in Mediobanca? A Milano molti operatori parlano di un mancato “feeling” tra il numero uno di Unicredit, Jean-Pierre Mustier, e quello della merchant bank meneghina, Alberto Nagel, insieme alla possibilità per Mustier (che di recente ha chiesto proprio al top management di Mediobanca a un miglioramento della redditività) di farsi pagare un congruo premio rispetto alle attuali quotazioni di Piazzetta Cuccia, ancora inferiori al valore a cui i titoli sono in carico nei bilanci di Unicredit.

Se riuscisse a incassare 700-800 milioni di euro per la partecipazione, Mustier rinuncerebbe alla “quindicesima banca” del gruppo ma potrebbe impiagare la liquidità (non avendo più il fardello degli Npl e dei troppo bassi indici di patrimonializzazione) vuoi per tornare a far crescere il business, vuoi per distribuire un dividendo per cassa agli azionisti, da troppo tempo costretti a rinunciarvi. Il classico “due piccioni con una fava”.

Tags:
mediobanca banca intesa generali unicredit risiko assicurazioni





in evidenza
Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

La conduttrice vs Striscia la Notizia

Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”


motori
Dacia rivoluziona il nuovo Duster, più tecnologico e sostenibile

Dacia rivoluziona il nuovo Duster, più tecnologico e sostenibile

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.