Ipo, Aramco trascina Alibaba. Jack Ma rispolvera la quotazione a Hong Kong
Lo sbarco in Borsa di Aramco, la più grande Ipo del secolo, così com’è stata ribattezzata dagli analisti la quotazione della società petrolifera saudita e che a dicembre toglierà lo scettro alla cinese Alibaba per l’ammontare record di risorse raccolte con il collocamento di parte del capitale sul listino azionario di Riyad (oltre 25 miliardi di dollari), imprime fiducia alla società fondata da Jack Ma che rispolvera il progetto di quotarsi ad Hong Kong, la principale piazza finanziaria asiatica. Una delle più grandi al mondo.
La quotazione di Alibaba al Nyse il 19 settembre 2014
Per l'Ipo inizialmente prevista a giugno scorso, e poi rinviata ad agosto e ad ottobre per lo scoppio delle proteste che hanno infiammato l’ex colonia inglese e che proseguono ormai da cinque mesi, il colosso cinese dell’e-commerce avrebbe fissato degli incontri, secondo quanto rivela Bloomberg, con le autorità di Borsa.
Quotazione che nelle intenzioni del gruppo dovrebbe essere attivata con una procedura accelerata, per sbarcare sul listino entro fine mese. Un’operazione con cui mira a raccogliere fino a 15 miliardi di dollari.
Già quotata a Wall Street, il doppio collocamento di Alibaba rappresenterebbe la più grande Ipo dal 2010 ad Hong Kong, un'operazione record che inizialmente aveva fatto storcere il naso al governo di Pechino contrario alla quotazione in estate, immediatamente dopo lo scoppio delle rivolte cittadine, perché rappresenterebbe un grande regalo all’hub finanziario della riottosa ex colonia inglese.
Contattata dall'Afp, l'azienda ha rifiutato di commentare la notizia.
@andreadeugeni
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