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Economia
Isat, riparte il mercato immobiliare. "Ma economia incerta"

Casa: Istat, accelerano mutui e compravendite nel II trimestre


Continua ad accelerare il mercato immobiliare nel secondo trimestre dell'anno. Le convenzioni notarili di compravendita per unita' immobiliari, informa l'Istat, sono state 194.620, il 20,6% in piu' rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dopo il +17,9% registrato nei primi tre mesi dell'anno. Questo risultato positivo, sottolinea l'istituto di statistica, riguarda tutti i comparti immobiliari e l'intero territorio. Il mercato immobiliare ha iniziato la sua ripresa in modo piu' regolare dal secondo trimestre del 2015 (+6,2%); il minimo storico era stato raggiunto nel quarto trimestre del 2012 (-25,7%), anno in cui le variazioni sono state fortemente negative in tutti i trimestri. Crescono anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche. In totale, sono state 109.786, con un significativo aumento (+24,5%) rispetto allo stesso trimestre del 2015. La crescita interessa tutte le ripartizioni geografiche, con variazioni superiori alla media nelle Isole (+30,9%), al Sud (+29,0%) e al Centro (+26,8%).

Ad aumentare di piu' nel secondo trimestre dell'anno in corso sono stati i trasferimenti di unita' immobiliari ad uso abitazione ed accessori (+20,9% su base annua) ma l'incremento e' consistente anche per quelli di unita' ad uso economico (+15,3%). Il 93,9% delle compravendite riguarda immobili ad uso abitativo ed accessori (182.801), il 5,5% quelli ad uso economico (10.726) e lo 0,6% unita' ad uso speciale e multiproprieta' (1.093). L'andamento delle compravendite di abitazioni risulta omogeneo nelle diverse ripartizioni geografiche mentre per gli immobili ad uso economico e' stato molto intenso al Sud (+23,9%) e nelle Isole (+23,7%) e piu' rallentato nelle regioni centrali (+4,7%). Nei piccoli centri la ripresa delle transazioni immobiliari e' stata piu' pronunciata per il comparto dell'abitativo (+22,0% contro +19,6% dei grandi), mentre nei centri metropolitani la crescita piu' robusta si e' registrata per le unita' ad uso economico (+17,5% contro +13,9% delle altre citta'). Complessivamente, il primo semestre del 2016 mostra evidenti segnali di espansione per le compravendite, i mutui, i finanziamenti e altre obbligazioni. Le compravendite nel settore immobiliare crescono del 19,4% su base annua, trainate soprattutto dal settore abitativo (+19,8% contro +11,9% del comparto a uso economico). I mutui registrano una variazione positiva del +26,5% per un totale di 197.822 convenzioni.


Istat: economia incerta, nessuna prospettiva accelerazione


"Prosegue la fase di incertezza per l'economia italiana, con segnali di rallentamento dei consumi, accompagnati da un aumento significativo del potere d'acquisto delle famiglie e dal miglioramento tendenziale dell'occupazione". E' il giudizio dell'Istat contenuto nella Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana. "L'indicatore anticipatore non segnala prospettive di accelerazione dell'attivita' economica negli ultimi mesi dell'anno", sottolinea l'istituto di statistica.

Ad agosto, ricorda la nota, il livello della produzione industriale ha segnato un aumento sostanziale rispetto al mese precedente (+1,7%) determinando un incremento nella media del trimestre giugno-agosto 2016 (+0,4%) rispetto al trimestre precedente. Nello stesso mese, anche il fatturato e gli ordinativi dell'industria (al netto delle costruzioni) mostrano una variazione congiunturale marcatamente positiva (rispettivamente +4,1% e +10,2%). La crescita del fatturato ha interessato tutti i comparti, e in particolare i beni strumentali (+7,3%) e i beni di consumo durevoli (+4,6%). Inoltre il fatturato ha registrato una dinamica positiva sia sul mercato interno (+4,1%) sia sul mercato estero (+4,3%). Nei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, sia il fatturato interno che quello estero hanno segnato una flessione superiore al punto percentuale. Nello stesso periodo, anche gli ordinativi totali hanno registrato una diminuzione per effetto di un calo della componente interna solo parzialmente compensato dall'aumento di quella estera. Le esportazioni e le importazioni in valore hanno registrato un incremento congiunturale (rispettivamente +2,6% e +4,4%), portando ad agosto il livello dei flussi commerciali con l'estero sui valori massimi da oltre un anno. Nella media gennaio-agosto, la dinamica delle vendite all'estero in valore si e' mantenuta costante (-0,1% rispetto alla media dello stesso periodo del 2015), mentre il flusso degli acquisti dai mercati esteri ha segnato una diminuzione del 2,5%. Per le esportazioni, gli scambi extra Ue hanno registrato un nuovo impulso a settembre: il valore delle vendite all'estero segna il quarto incremento congiunturale consecutivo, seppur contenuto (+0,5%), mentre le importazioni hanno registrato una contrazione (-4,1%). Segnali positivi provengono dal settore delle costruzioni: ad agosto, l'indice di produzione ha registrato un aumento (+3,4% rispetto al mese precedente). Nella media dei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, l'indice della produzione corretto per gli effetti di calendario e' rimasto invariato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ad ottobre l'indice di fiducia delle imprese di costruzione ha continuato a migliorare. Nel secondo trimestre 2016, in presenza di una dinamica ancora debole dei prezzi delle abitazioni (-1,4% la variazione tendenziale), le compravendite di immobili residenziali hanno registrato una crescita significativa (+22,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Ad agosto, ricorda la nota, il livello della produzione industriale ha segnato un aumento sostanziale rispetto al mese precedente (+1,7%) determinando un incremento nella media del trimestre giugno-agosto 2016 (+0,4%) rispetto al trimestre precedente. Nello stesso mese, anche il fatturato e gli ordinativi dell'industria (al netto delle costruzioni) mostrano una variazione congiunturale marcatamente positiva (rispettivamente +4,1% e +10,2%). La crescita del fatturato ha interessato tutti i comparti, e in particolare i beni strumentali (+7,3%) e i beni di consumo durevoli (+4,6%). Inoltre il fatturato ha registrato una dinamica positiva sia sul mercato interno (+4,1%) sia sul mercato estero (+4,3%). Nei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, sia il fatturato interno che quello estero hanno segnato una flessione superiore al punto percentuale. Nello stesso periodo, anche gli ordinativi totali hanno registrato una diminuzione per effetto di un calo della componente interna solo parzialmente compensato dall'aumento di quella estera. Le esportazioni e le importazioni in valore hanno registrato un incremento congiunturale (rispettivamente +2,6% e +4,4%), portando ad agosto il livello dei flussi commerciali con l'estero sui valori massimi da oltre un anno. Nella media gennaio-agosto, la dinamica delle vendite all'estero in valore si e' mantenuta costante (-0,1% rispetto alla media dello stesso periodo del 2015), mentre il flusso degli acquisti dai mercati esteri ha segnato una diminuzione del 2,5%. Per le esportazioni, gli scambi extra Ue hanno registrato un nuovo impulso a settembre: il valore delle vendite all'estero segna il quarto incremento congiunturale consecutivo, seppur contenuto (+0,5%), mentre le importazioni hanno registrato una contrazione (-4,1%). Segnali positivi provengono dal settore delle costruzioni: ad agosto, l'indice di produzione ha registrato un aumento (+3,4% rispetto al mese precedente). Nella media dei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, l'indice della produzione corretto per gli effetti di calendario e' rimasto invariato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ad ottobre l'indice di fiducia delle imprese di costruzione ha continuato a migliorare. Nel secondo trimestre 2016, in presenza di una dinamica ancora debole dei prezzi delle abitazioni (-1,4% la variazione tendenziale), le compravendite di immobili residenziali hanno registrato una crescita significativa (+22,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Per quanto riguarda infine i prezzi al consumo, dopo il modesto aumento segnato in settembre, l'inflazione e' tornata su valori negativi. A ottobre la variazione annua dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettivita' nazionale (Nic) e' risultata pari a -0,1%. Le pressioni deflative continuano a provenire dalle componenti maggiormente volatili che scontano, soprattutto nel caso degli energetici, gli effetti degli sviluppi passati dei corsi internazionali delle materie prime. Un elemento di preoccupazione nella nuova flessione dei prezzi e' pero' rappresentato dalla forte decelerazione dell'inflazione di fondo, che si e' portata vicino allo zero (+0,2% la crescita annua al netto di energetici, alimentari e tabacchi). La dinamica dei prezzi italiani continua a divergere rispetto agli sviluppi recenti dell'inflazione nell'area euro, dove il tasso tendenziale per l'indice armonizzato in ottobre e' salito al +0,5%. In particolare, i prezzi nazionali dei servizi sono risultati appena superiori ad un anno prima (+0,2% in base all'indice armonizzato), a fronte di una crescita annua dell'1,1% nella media dei paesi Uem. I prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno hanno registrato un calo a settembre ed in particolare per i beni non alimentari destinati al consumo. Rincari di una certa significativita' si registrano solo per i beni durevoli (+0,9% il tasso tendenziale). Per i prossimi mesi non sono previste modifiche significative delle dinamiche attuali: le opinioni dei consumatori sull'andamento dei prezzi al consumo per i prossimi 12 mesi, sono orientate alla diminuzione mentre si registra la possibilita' di qualche limitato rialzo nel breve termine solo per gli imprenditori del comparto dei beni destinati al consumo finale.

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