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Economia
Italia impaurita e sempre più vecchia: fotografia di un Paese di sonnambuli

Censis, l'80% dei connazionali considera il Paese in declino. Nel 2040 solo una coppia su quattro avrà figli

Per l’80% degli italiani, il Paese è in declino. Un Paese impaurito, ma inerte. In cui si vedono i problemi eppure non si reagisce. In altri termini, una società affetta “da sonnambulismo” precipitata “in un sonno profondo del calcolo raziocinante” che servirebbe “per affrontare dinamiche strutturali dagli esiti funesti”, ma che, invece, ci vede “ciechi dinanzi ai presagi” sia economici che sociali. Parallelamente, si delinea una società “inabissata” nella “ipertrofia emotiva”, dove le “argomentazioni ragionevoli possono essere capovolte da continue scosse emozionali” e “tutto è emergenza: quindi, nessuna lo è veramente”. E’ il quadro che emerge dal 57esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese del Censis, presentato questa mattina nella sede del Cnel.

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Censis: italiani sfiduciati e impauriti da clima, immigrazione e globalizzazione

Per il 69% dalla globalizzazione abbiamo avuto più danni che benefici, e ora il 60% ha paura che scoppierà un conflitto mondiale ma, secondo il 50% di noi, non saremo in grado di difenderci militarmente. L’84% dei connazionali è impaurito dal clima ‘impazzito’, il 73,4% teme che i problemi strutturali irrisolti del nostro Paese provocheranno nei prossimi anni una crisi economica e sociale molto grave con povertà diffusa e violenza, per il 73% gli sconvolgimenti globali sottoporranno l’Italia alla pressione di flussi migratori sempre più intensi e non saremo in grado di gestire l’arrivo di milioni di persone in fuga dalle guerre o per effetto del cambiamento climatico. Il 73,8% ha paura che negli anni a venire non ci sarà un numero sufficiente di lavoratori per pagare le pensioni e il 69,2% pensa che non tutti potranno curarsi, perché la sanità pubblica non riuscirà a garantire prestazioni adeguate.

Il futuro fa paura. Ad affrontarlo, gli anziani che oggi rappresentano il 24,1% della popolazione complessiva ma che nel 2050 saranno 4,6 milioni in più: raggiungeranno un peso del 34,5% sul totale. Gli anziani di domani saranno sempre più senza figli e sempre più soli. Il numero medio dei componenti delle famiglie scenderà da 2,31 nel 2023 a 2,15 nel 2040. Le coppie con figli diminuiranno fino a rappresentare nel 2040 solo il 25,8% del totale, mentre le famiglie unipersonali aumenteranno fino a 9,7 milioni (il 37,0% del totale). Di queste, quelle costituite da anziani diventeranno nel 2040 quasi il 60% (5,6 milioni). Non solo. Nel 2050 l’Italia avrà perso complessivamente 4,5 milioni di residenti. Tanti quelli che ripiegano all’estero.

Censis, più italiani all’estero: negli ultimi dieci anni +36,7%

Gli italiani che si sono stabiliti all’estero sono aumentati del 36,7% negli ultimi dieci anni (ovvero quasi 1,6 milioni in più). A caratterizzare i flussi centrifughi più recenti è l’aumento significativo della componente giovanile. Nell’ultimo anno gli espatriati sono stati 82.014, di cui il 44,0% tra 18 e 34 anni (36.125 giovani). Con i minori al seguito delle loro famiglie (13.447) si sfiorano le 50mila unità: il 60,4% di tutti gli espatriati nell’ultimo anno. Anche il peso dei laureati sugli expat 25- 34enni è aumentato significativamente, passando dal 33,3% del 2018 al 45,7% del 2021.

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