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Economia
Iva, 5S: "No aumenti o stop governo". Boccia: "Rialzo entro fine legislatura

"Lo stiamo dicendo da settimane, basta con titoli fuorvianti e false ricostruzioni. L'Iva non si aumenta”. Le parole del vice ministro dell'Economia, Laura Castelli, che ha commentato il titolo scelto dalla Stampa, che il viceministro non cita, per una sua intervista pubblicata oggi, dimostrano quanto sia alta la febbre nella maggioranza sul dibattito sugli aumenti selettivi dell’imposta indiretta sui beni di consumo. Pochi minuti prima infatti, proprio dopo l’intervista rilasciata dalla pentastellata vice di Gualtieri al Mef e dal ministro per il Mezzogiorno Francesco Boccia, il M5S aveva preso posizione facendo tremare il governo.

di maio patuanelli d'uva
 

”Ancora oggi sui giornali sentiamo parlare di 'rimodulazione' dell'Iva. Lo ribadiamo per l'ennesima volta: no a giochini e giri di parole, l'Iva non deve aumentare. Questo governo nasce su due principi fondanti: il blocco dell'Iva e il taglio dei parlamentari. Se uno dei due viene meno, allora si perde il senso di questo governo”, è stata la nota diffusa dai grilli inviata ai media.

Secondo le indiscrezioni, in sede di elaborazione della Nadef e in vista del varo della nuova legge di Bilancio che dovrà essere inviata a Bruxelles entro il 15 ottobre, il governo avrebbe preso in considerazione l’aumento selettivo delle tre aliquote Iva (4%, 10, 22%) su alcuni beni, in particolare quelli di lusso.

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"Il dibattito innescato sull'Iva dimostra che il problema esiste - ha spiegato Castelli alla Stampa- non è ragionevole che sulle patatine fritte ci sia l'imposta al 4%. O che sia al dieci quella sui prodotti da collezione".

Per la viceministra la strada di aumenti differenziati dell'Iva sui prodotti non prevede "tabù". Anzi, "tabù non ce ne devono essere, su nulla. Anche perchè ci sono aliquote che devono scendere".

Per Boccia, che ha concesso sempre un'intervista a un quotidiano nazionale, invece "le rimodulazioni Iva si faranno perché oggi in questa imposta ci sono situazioni ingiuste. Siamo la sinistra, non la destra. Io posso pure accettare che Salvini ora lanci slogan vuoti contro un'Iva più giusta. Lui fa così.Mi spiace e mi fa riflettere che lo faccia Renzi: ma da che parte sta?", ha concluso il ministro agli Affari regionali. Che poi in giornata ha ribadito: "Oggi assorbenti e pannolini sono tassati con Iva al 22% e alcuni beni anche di lusso vivono di evidenti agevolazioni. Rimodulare le aliquote Iva rivedendo i panieri entro la legislatura e' dovere di un Governo che e' nato con le intenzioni di ridurre le ingiustizie presenti nella societa'".

"Dire con chiarezza che ci sono ingiustizie che vanno corrette e' nostro dovere. Questo significa rimodulare l'Iva. Nessuno vuole aumentarla ma eliminare le ingiustizie e' un dovere. Quando andra' fatto lo decidera' il presidente del Consiglio con il ministro dell'Economia, ma dire che va tutto bene significa dire che non va cambiato nulla e non mi pare, a partire da pannolini e assorbenti che sia giusto cosi'', ha detto.

 

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