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Economia
La Bce: rischi per la crescita. "Pronti a intervenire su tassi e Qe"

Bce: pronti ad agire, allo studio misure su tassi e Qe

"Il Consiglio direttivo ha posto in risalto la necessità di un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo, poiché i tassi di inflazione, sia nella realtà sia nelle proiezioni, si sono collocati costantemente al di sotto di livelli in linea con il valore previsto. Di conseguenza, sele prospettive di inflazione a medio termine continueranno a essere inferiori al valore previsto, il Consiglio direttivo è determinato a intervenire, in linea con l’impegno adadottare un approccio simmetrico nel perseguimento dell’obiettivo di inflazione". E quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile della Bce, in cui l'istituto fa sapere che "il Consiglio direttivo è quindi pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, nella maniera che riterrà opportuna, per assicurare che l’inflazione si diriga stabilmente verso il livello previsto. In questo contesto, il Consiglio direttivo ha incaricato i comitati competenti dell’Eurosistema di valutare alcune possibilità, fra cui modalità di rafforzamento delle indicazioni prospettiche in merito ai tassi di interesse di riferimento, misure di attenuazione, quali l’elaborazione di un sistema a più livelli per la remunerazionedelle riserve, e alcune possibili opzioni riguardanti la dimensione e la composizione di eventuali nuovi acquisti netti di attività".

Bce: rischi prospettive crescita area Euro orientati al basso

I rischi per le prospettive di crescita dell’area dell’euro "restano orientati verso il basso, per effetto delle prolungate incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti". Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile. 

Bce: in Italia politiche fiscali hanno aumento potere acquisto famiglie

"La riduzione dell’imposizione diretta e dei contributi previdenziali ha influito positivamente sul potere di acquisto delle famiglie, per effetto delle politichefiscali adottate in diversi paesi dell’area dell’euro (in particolare Francia e Italia)". E' quanto si legge nell'ultimo bollettino mensile della Bce, da cui emerge che "il miglioramento dell’occupazione continua a sostenere il reddito delle famiglie e la spesa per consumi".   "Nel primo trimestre del 2019 - spiega il bollettino - i consumi privati sono aumentati dello 0,5 per cento in termini congiunturali, dopo aver segnato un incremento lievemente più debole nel periodo precedente. Il recente rallentamentodella crescita non ha avuto ripercussioni sul reddito disponibile reale delle famiglie. Nel primo trimestre del 2019 la crescita su base annua del reddito disponibile realelordo è salita al 2,7 per cento, dall’1,5 del quarto trimestre del 2018. Complessivamente l’aumento dell’occupazione ha mostrato una buona capacità di tenuta durante il recente rallentamento della crescita, sostenendo il reddito dalavoro". Inoltre, secondo la Bce, "Il tasso di risparmio è aumentato ulteriormente nel primo trimestre del 2019,riflettendo una crescita del reddito superiore a quella dei consumi".

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