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Economia
Borse Ue a picco. Milano -1,71%. Ma lo spread resta sotto quota 300

Piazza Affari e le Borse europee hanno chiuso in forte calo, risentendo dell'apertura negativa a Wall Street. Il FTSE MIB ha perso l'1,71%, anche se lo spread ha chiuso sotto i 300 punti, a 296. L’Italia rimane peraltro sorvegliata speciale, nel giorno in cui il ministro all’Economia, Giovanni Tria, ha di nuovo spiegato in Parlamento la manovra economica, sottolineando che il giudizio negativo dell'Ufficio parlamentare di bilancio si basa su previsioni "parziali o obsolete".

A Piazza Affari hanno chiuso contrastate le azioni delle banche, con gli investitori che rimangono prudenti sul settore creditizio, nell’attesa che sia varata la Legge di Bilancio. Sono state invece state vendute a piene mani le azioni del lusso, che hanno risentito di un report negativo di Morgan Stanley. Moncler ha accusato uno scivolone del 10,8%. Le vendite sul settore hanno colpito tra l’altro anche Ferrari (-8,1%), equiparata dagli analisti a una luxury company. Sono inoltre andate male le Stmicroelectronics (-5,7%) in scia ai titoli tecnologici, mentre Telecom Italia ha recuperato terreno (+1,3%), tornando sopra la soglia di 0,5 euro.

I prezzi alla produzione a settembre negli Stati Uniti sono tornati a salire dopo l'inatteso calo di agosto, il primo dal febbraio 2017. Come reso noto dal Dipartimento del Lavoro americano, i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,2% sul mese precedente, in linea alle previsioni. Rispetto al settembre 2017, il dato è aumentato del 2,6%. La componente "core" - quella depurata dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni alimentari ed energetici - è cresciuta dello 0,2%, come previsto.

Lo spread ha quindi chiuso sotto i 300 punti. I mercati, per ora, restano alla finestra e mostrano timidi segnali di apertura verso l'Italia, in attesa di capire come si comporteranno i fondi Usa. Il Tesoro oggi ha collocato 6 miliardi di Bot annuali a un tasso dell 0,944%, piu' che raddoppiato rispetto a un mese fa. Il differenziale tra il tasso dei Btp e quello dei Bund, dopo essere salito sopra 305 punti, e' ora a quota 297. Ieri aveva chiuso a quota 294, in frenata dopo che i mercati avevano avuto sentore di una possibile revisione della manovra, nel caso in cui lo spread dovesse salire sopra quota 400-500 punti. Il governo pero', nonostante le bocciature di Bankitalia e Upb, ha ribadito ieri sera e stamattina la sua intenzione di non modificare la manovra. Il rendimento e' al 3,527%, dopo aver chiuso ieri a 3,487% e aver in precedenza toccato un picco del 3,712%, top da aprile 2013. Intanto il Fmi mette in guardia sulle incertezze politiche in Italia, che creano allarme sul debito pubblico e possono innescare pericolosi effetti sui bilanci delle banche e un rischio di contagio per l'intera Eurozona.

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