La Borsa fallisce il rimbalzo: -0,6%. E lo spread va oltre quota 300 punti
Piazza Affari, corre Fca e la galassia Agnelli. Balzo di Ferragamo. Giù le banche
Non regge il rimbalzo di Piazza Affari dopo che Moody's, nonostante il taglio del rating a Baa3, ha mantenuto l'outlook italiano stabile con lo spread che archivia la seduta sopra quota 300, per la precisione a 303 punti. A Milano, l'Ftse Mib chiude debole (-0,6% sotto quota 19mila, minimi da marzo 2017) come le altre piazze continentali mentre Wall Street viaggia sotto la parita'. Parigi ha ceduto lo 0,6%, mentre Francoforte ha perso lo 0,26% e Londra ha lasciato sul terreno lo 0,1%.
In giornata, il Governo italiano ha risposto alla Commissione Ue tenendo ferma la propria posizione sulla manovra che ha come target un deficit/pil al 2,4%. In Borsa arretrano in particolare i titoli del comparto bancario, con Bper (-3,6%), Banco Bpm (-3,1%) e Banca Generali (-2,5%) nel giorno in cui ha annunciato un'offerta vincolante per il 100% di Nextam Partners.
Giu' anche i petroliferi - il Wti cede lo 0,5% a 68,96 dollari al barile - con Saipem (-2,2%) che domani approvera' i conti dei nove mesi. Brillano invece le utility, guidate da Italgas (+1,6%), ma soprattutto Fca (+3%) dopo la cessione di Magneti Marelli a Kkr per oltre 6 miliardi di euro e Salvatore Ferragamo, che strappa del 7,4% dopo la scomparsa del presidente onorario Wanda Ferragamo che ha riacceso le speculazioni su una possibile cessione della societa'. Sul mercato valutario, l'euro/dollaro si indebolisce e, dopo essere arrivato a sfiorare 1,155, archivia la seduta a 1,146 (da 1,1492 di venerdi' sera); l'euro/yen scende a 129,3 mentre il dollaro/yen vale 112,8.
Sul secondario, chiusura in calo per lo spreadBTp/Bund che assorbe bene sul mercato secondario il downgrade di Moody's annunciato venerdi' scorso. Al termine delle contrattazioni, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund benchmark, si e' attestato a 303 punti base, in flessione di 12 centesimi rispetto ai 315 punti base della chiusura precedente, anche se ben al di sopra dell'apertura che aveva visto la forbice Italia/Germania scendere sotto la soglia dei 290 punti. Scende anche il rendimento del decennale italiano che ha terminato in calo al 3,48% dal 3,59% segnato alla vigilia.
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