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Economia
Deutsche Bank, inchiesta di Trani. Per il mercato è una bufala

Ci risiamo. L'apertura dell'inchiesta della Procura di Trani sul reato di manipolazione del mercato da parte di Deutsche Bank nel terribile 2011 dello spread a oltre 500 punti, accadimenti su cui invece i pm di Milano hanno deciso di non accendendere un faro, da il là a Renato Brunetta, sostenitore della prima ora del complotto internazionale dei poteri forti mondiali contro il governo Berlusconi costretto poi, con l'intervento decisivo di Napolitano al Quirinale (è la tesi), a lasciare il timone del governo nelle mani di Mario Monti, per chiedere l'apertura di una commissione d'inchiesta.  

"Le agenzie danno conto stamani dell'iscrizione sul libro degli indagati dei dirigenti di Deutsche Bank per la vendita occultata nel primo semestre del 2011 di 7 miliardi di titoli di Stato italiani, manipolando il mercato per attentare alla stabilita' del nostro Paese". Cosi' Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. "L'azione del pm Ruggiero di Trani di iscrivere nel libro degli indagati dei dirigenti di Deutsche Bank per la vendita occultata nel primo semestre del 2011 di 7 miliardi di titoli di Stato italiani, manipolando il mercato per attentare alla stabilita' del nostro Paese - dice il presidente dei deputati di Forza Italia - è da vero capitano coraggioso".

"Il Corriere della Sera di oggi, con il portavoce della Procura milanese Luigi Ferrarella - prosegue Brunetta - aveva cercato di spegnere in anticipo l'incendio, comunicando che i giudici milanesi soffocano dall'alto del loro potere le inchieste di Trani. Qualcuno - continua il deputato forzista - non vuole che si accerti la verità sui fatti del 2011 che portarono a un assalto al debito sovrano dell'Italia con una convergenza tra speculazione finanziaria, attacco giudiziario, guarda caso proveniente proprio da Milano, e congiura politica di potenze estere con il consenso e la regia del Quirinale, con Napolitano presidente. Piu' che mai e' necessario istituire una Commissione d'inchiesta parlamentare su quei fatti oscuri. Chi ha paura della verita'? Noi no".

Ma che ne pensano gli analisti finanziari e i trader dell'apertura dell'inchiesta su modalità di operazioni di mercato che li riguardano da vicino e che li impegnano quotidianamente? Le perplessità sono molte. In primis sul fatto che, come dicono i pm, la banca avrebbe dovuto comunicare al Ministero del Tesoro la vendita di Btp nel portafoglio titoli di un gruppo.

Poi, sempre dal punto di vista operativo, visto che spesso fra i vertici che decidono e le strutture di operatori che fanno trading sui titoli ci sono diversi passaggi e fra trader ed analisti ci sono i cosiddetti chinese wall ovvero un insieme di procedure ed interventi adottati all’interno di intermediari volti a segmentare il flusso di sensitive information fra aree di business, come si fa a dimostrare questa regia occulta e articolata, come ipotizzano i pm di Trani (magari su pressing di poteri politici esterni), protesa verso un unico scopo?

Infine, la Procura pugliese parla di destabilizzazione del mercato, perché l'operazione di Deutsche Bank è stata letta come un "chiaro segnale di sfiducia del gruppo nei confronti della tenuta del debito sovrano italiano". Che ammontare di Btp riguarda l'alleggerimento del portafoglio di DB? 7 miliardi, lo 0,3% del debito pubblico italiano. Neanche il solletico.

Nelle sale operative della City milanese hanno già sentenziato: "Dura inchiodare i banchieri di Deutsche Bank. Aspettiamo le intercettazioni delle telefonate fra i vertici e la Merkel, da una parte e fra Berlino e il Quirinale, dall'altra".

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deutsche bank indagata dalla procura di trani





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