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Economia
Le teorie finanziarie della Santanchè: "Spread su? Gli italiani guadagnano"

 

A "l'aria che tira" programma elegantemente condotto da Myrta Merlino oggi va in onda la disinformazione finanziaria.Presentiamo i duellanti: a destra sempre più destra la battagliera Santanchè, alla sinistra l'analista/investitore/professore Gianluca Verzelli.Tema del duello: lo spread, il rendimento e il Btp.Prima di cominciare, lo svarione sul debito pubblico che per essere spiegato anche ai più distratti che seguono da casa, Verzelli lo paragona al budget familiare, facendo una morale neanche tanto velate, in sintesi: se spendo più di quanto guadagno vado a debito, devo chiedere un prestito e questo non va bene perché non ho una gestione corretta. Come si usa dire oggi, l'accumulo di debito non mi fa essere un buon padre di famiglia.Giusto, esemplare, peccato però che in altri momenti (più felici?) le pubblicità sui prestiti fantasmagorici e "regalati" dalle banche, mondo non sconosciuto a Verzelli, fioccavano abbondanti con le sigle più divertenti e persino con l'uso dei cani sempre più numerosi e indispensabili per le famiglie italiane. Indispensabili come i prestiti per arrivare a fine mese.Mi fai la morale, e poi mi tenti? Più o meno questo è la filosofia di vita oggi che ha come oggetto di culto il consumatore e lo stimolo dei consumi.Il piatto forte però è nello scontro tra la Santanchè e Verzelli, dove la prima, tornata prepotentemente sulla scena libera da Berlusconi, infiamma la pancia degli italiani dicendo che lo spread in salita fa guadagnare gli italiani, diciamolo, esorta, basta con le menzogne. Aggiungendo, come già non fosse abbastanza, che i rendimenti in salita fanno più ricchi i risparmiatori. Dunque, ben venga la crisi, anzi perché non uscire subito dall'euro, visto che la prima reazione sarebbe quella di rendimenti sul Btp al 20%?Chiamate d'urgenza Savona e incoronatelo ministro dell'economia.Gianluca Verzelli, cerca di trattenersi, ma viene colto da raptus irrefrenabili, occhi che strabuzzano, cerca in tutti i modi di spiegare che se i rendimenti salgono il prezzo dell'obbligazione (dunque il capitale investito) va in senso opposto creando una perdita. Se un risparmiatore oggi fosse costretto a vendere realizzerebbe una perdita. Verzelli non è capace di spiegarlo, la pitonessa lo stritola e non gli consente di parlare innervosendolo.Quello che si deve sapere è semplice, chi ha comprato i Btp due mesi fa, sei, un anno fa o anche prima, ha comprato uno strumento che quotava sopra 100 con un rendimento intorno, poco sotto o poco sopra il 2%. Oggi che il Btp è arrivato a rendere il 3%, quel prezzo è sceso anche sotto i 100, male per il capitale investito e male anche per il rendimento perché del 3% beneficia solo chi compra oggi e non le masse che l'hanno fatto in precedenza e che oggi si trovano virtualmente più poveri, arrabbiati, spaventati e più insicuri e sfiduciati.Si possono fare certe affermazioni in un momento così delicato e in un programma che ultimamente ha guadagnato (per suo merito) un pubblico sempre più numeroso?Forse la conduttrice, sempre molto preparata, sarebbe dovuta intervenire con maggiore decisione, o altrimenti dare ampio spazio a Gianluca Verzelli che solo per l'esperienza accumulata in anni difficili e perigliosi, avrebbe meritato come minimo un diritto di replica senza interruzioni e sabotaggi verbali.Fortunatamente, o sfortunatamente, a seconda dei punti di vista dell'onorevole Santanchè, oggi lo Spread tra Btp/Bund a 10 anni ha chiuso in ribasso a 255 punti (-7% rispetto alla rilevazione di ieri) e con un rendimento intorno al 2,70%, quindi una vittoria per l'Italia della finanza. Un rendimento un po' più basso per chi vuole comprare, una sofferenza minore per chi invece ha comprato nelle aste precedenti e vede oggi risalire il proprio capitale investito.Una risalita avvenuta nonostante gli ennesimi attacchi provenienti dall'estero, soprattutto di matrice tedesca, ma non solo perché anche la copertina dell'Economist rappresentate un cono gelato con tre palline corrispondenti ai tre colori della bandiera italiana, anche dagli inglesi non arrivano carezze. Ma non tre palline gelato qualunque, tre palline a cui è stata attaccata una miccia. Tre palline pronte a esplodere? E chi accenderà la miccia?Forse ci sta ancora provando la Germania. Markus Ferber, deputato europeo della CSU tedesca ha fatto oggi un altro di quelli interventi non propriamente solidali verso il nostro paese: "Lo scenario peggiore sarebbe quello dell’insolvenza dell’Italia. Poi la troika dovrebbe invadere Roma e prendere in mano il ministero delle Finanze”.Germania che oggi ha dovuto patire l'ennesima caduta della sua banca più importante, la Deutsche Bank, l'istituto che rappresenta il ventre molle di tutta l'Europa, oggi ha chiuso con un tonfo del 7%, finendo sotto la soglia psicologica dei 10€, addirittura su nuovi minimi a 10 anni. Per anni hanno tentato di fare gli americani e conquistare l'america, oggi forse gli stessi americani stanno dando una lezione alla presunzione e al presunto rigore finanziario tedesco. Proprio la Deutsche Bank che non più di 7 anni fa, in un'Estate bollente decise di scaricare, senza apparente motivo, circa 7 miliardi dei nostri titoli di stato, facendo impennare tassi e Spread. Cara Daniela Santanchè, non fu una bella sensazione, paragonabile forse a una colonscopia. Non so se i ribassi della banca tedesca di questi giorni rendano giustizia, ma viene il dubbio o l'illusione che anche in finanza possa esistere il contrappasso.

paninoelistino@gmail.com

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