Paolo Capone (UGL): “Il bavaglio non fermerà la Lega sul territorio"
“È un atto sproporzionato rispetto al fatto contestato dalla magistratura, che per quanto grave, la ‘manovra’ della vecchia dirigenza ammonta a poco più di 300mila euro ed è impensabile sequestrarne 49 milioni, privando l’intero partito del proprio patrimonio in un momento che precede le elezioni politiche. – Così Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al sequestro dei beni della Lega disposto dal Tribunale di Genova. –
“Oltretutto, ai vertici del partito è anche avvenuto un ricambio generazionale, per cui mi sembra un’azione giudiziaria sconsiderata che rischia di impattare negativamente sulla nostra democrazia. Politica oggi vuol dire scendere in campo e sostenere i più deboli, quindi condivido la scelta di Salvini di destinare le forze della Lega, per questa settimana e forse anche la prossima, all'ascolto e all'aiuto delle persone terremotate. Se l’intento è quello di mettere un bavaglio alle Lega prima delle elezioni credo che, al contrario, le viene dato un grande potere: quello di essere vittima di un attacco agli occhi dell’opinione pubblica.”