Legge di Bilancio, Boccia: partita da flat tax per impresa e lavoro
Intervista di Affaritaliani.it al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia sulla Legge di Bilancio. "No a nuovo deficit e all'aumento del debito". INTERVISTA
Quali sono le priorità di Confindustria per la Legge di Bilancio?
"Per noi l'importante è che si abbandonino logiche elettorali per cominciare a misurarsi su mission precise in favore del Paese. Mission che mettano al centro dell'attenzione il lavoro, a partire dai giovani, e che non aggravino il debito pubblico. Dobbiamo tendere verso una società inclusiva, che usi la crescita per ridurre i divari e contrastare la povertà. Per fare questo dobbiamo incoraggiare le imprese a investire, liberare risorse pubbliche per grandi, medie e piccole infrastrutture - che sono il collante tra centri e periferie, città e città, l'Italia e il mondo -, ridurre le tante criticità che ancora abbiamo sulla strada dello sviluppo".
Crede che flat tax e reddito di cittadinanza siano conciliabili o teme che le due cose, insieme alla riforma Fornero sulle pensioni, possano mettere a rischio i conti pubblici?
"Dipende dal tempo che ci diamo per raggiungere tutti questi obiettivi. Se vogliamo fare tutto e subito è chiaro che i conti pubblici non terranno. Se invece ci diamo un arco temporale di cinque anni, dell'intera legislatura, allora è possibile graduare le azioni partendo da una flat tax in favore dell'impresa e del lavoro per far riprendere l'economia. Una volta consolidata la crescita sarà possibile affrontare gli altri punti del contratto di governo. Nelle condizioni in cui siamo non è consigliabile fare altro deficit ed aumentare il debito".