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Economia
Liguria, Capone (Ugl): fondo di 15 miliardi per salvaguardare l'occupazione

CAPONE, UGL: IL GOVERNO STANZI UN FONDO STRAORDINARIO DI 15 MILIARDI DI EURO PER SALVAGUARDARE L’OCCUPAZIONE E LE IMPRESE DELLA LIGURIA E RIATTIVARE IMMEDIATAMENTE UN NODO STRATEGICO FONDAMENTALE PER L’ITALIA.

Oggi il segretario generale dell’UGL, Paolo Capone ha convocato la Segreteria regionale del sindacato confederale sui tragici fatti di Genova.

“Esprimo, a nome di tutta l’UGL -  ha esordito Capone - il nostro cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime della tragedia del viadotto Morandi, estendendola a tutti i cittadini di Genova e della Liguria. Esprimiamo, inoltre, vicinanza al Presidente Giovanni Toti e al sindaco Marco Bucci, instancabili nell’opera di sostegno ai cittadini in questi drammatici momenti”.

Le immagini del viadotto crollato rimarranno a lungo nella memoria collettiva del nostro Paese. Una tragedia che secondo le prime ipotesi potrebbe essere stata provocata da un cedimento strutturale ma che per il Segretario generale “è anche simbolo di un cedimento culturale del nostro Paese nei confronti del futuro e del progresso”.

“Ho incontrato una delegazione di lavoratori con le loro famiglie: Genova non è in ginocchio e anche questa volta saprà riprendersi da questa ennesima ferita, con i talenti, le eccellenze e le straordinarie energie della sua gente”.

Nel corso dell’incontro è stata posta particolare attenzione alle conseguenze economiche e sociali. Il viadotto Morandi rappresentava un nodo fondamentale non solo per Genova ma per tutto il Paese, in particolare il nord-ovest, collegando il più importante porto italiano e lo scalo aereo di Genova al resto del mondo.

Presente l’assessore regionale alla mobilità  Gianni Berrino.

Il Segretario Capone conferma le preoccupazioni anche attraverso una stima degli effetti economici e sociali del crollo del viadotto “Secondo una prima stima effettuata dal nostro centro studi sugli effetti dell’interruzione di quest’arteria strategica del nord-Italia, risulta che il Paese potrebbe perdere fino a due punti di Pil come conseguenza diretta se non s’interviene subito per sanare la ferita. Basta considerare che solo la filiera portuale, tra diretta, indiretta e indotto, esprime un valore di circa 11 miliardi di euro. Va poi considerata tutta la filiera turistica, quella commerciale e il rischio concreto che quest’area sia tagliata fuori dalle traiettorie economiche fino a quando non potrà ricominciare a garantire linee di comunicazione essenziali. Sono a rischio oltre 150mila posti di lavoro, di cui un terzo in Liguria, altri 50mila tra Piemonte, Lombardia e Toscana e un altro terzo nel resto d’Italia.”

“Ugualmente importante – continua il Segretario Generale - è dare immediato sostegno alle centinaia di famiglie evacuate e alle molte che probabilmente saranno costrette a lasciare le loro case quando dovrà essere abbattuto il viadotto, restituendo loro, per quanto possibile, standard di vita analoghi a quelli precedenti a questa tragedia”.

Per questa ragione l’UGL chiede al governo di intervenire immediatamente con un fondo straordinario di 15 miliardi di euro per aiutare le imprese che si dovessero trovare in difficoltà, stabilizzare i livelli occupazionali della regione, finanziare le opere infrastrutturali necessarie a superare l’emergenza, affidando al Presidente della Regione poteri straordinari per l’affidamento delle opere e la gestione dei fondi, come in occasione del terremoto dell’Aquila. Chiediamo, inoltre, al Governo di avviare immediatamente la partenza dei lavori della Gronda autostradale.

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