LinkedIn non fa volare Microsoft. Tutti i lati oscuri del merger

Secondo l’esperto a guidare la corsa degli utili del colosso di Redmond non sarà però tanto LinkedIn, quanto il business del cloud computing (i software di produttività personale della famiglia Office 365, i servizi infrastrutturali di Azure e il software aziendale Dynamic).

In attesa di sentire da Nadella come sta procedendo, anche in termini economici, l’integrazione di LinkedIn in Microsoft, nell’ambiente informatico la rivoluzione “social” di LinkedIn continua a destare più di una perplessità, stante da un lato la forza di colossi come Facebook (e le sue controllate Instagram e Wathsapp) o i suoi “gemelli” cinesi Qzone e Weibo, dall’altra le difficoltà incontrate da parte di social network più specializzati come Tumblr, Twitter, Pinterest e lo stesso LinkedIn a tenere il passo con la creatura di Mark Zuckerberg. Che resta il concorrente più pericoloso, forte dei suoi oltre 2 miliardi di utenti unici attivi su base mensile e della sua propensione a sperimentare nuovi contenuti e nuovi servizi a 360 gradi.

Luca Spoldi