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Economia
Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM
Un momento del convegno “Allearsi per competere. La multiutility dei territori: il caso ACSM-AGAM”, al Pirellone.

Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM, la Multiutility del Nord Lombardia

Mantenere l’identità territoriale e il presidio nel medio-lungo periodo dei business gestiti e, al contempo, dotare le proprie Società di una solida prospettiva industriale che ne consenta una nuova fase di sviluppo strategico. Questa l’esigenza che accomuna oggi gli Amministratori locali e che ha trovato una risposta nel nuovo modello organizzativo che ha dato vita alla aggregazione denominata la "Multiutility del Nord Lombardia". Per parlarne, sono intervenuti ai lavori del convegno “Allearsi per competere. La multiutility dei territori: il caso ACSM-AGAM” - che si è tenuto questa mattina in Regione Lombardia a Milano, organizzato da ANCI, con il Patronato di Regione Lombardia e in collaborazione con ACSM-AGAM, PwC e Utilitalia - tutte le parti coinvolte nel progetto.

 

Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM, la Multiutility del Nord Lombardia. Le parole del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha introdotto così i lavori: “Credo sia la strada giusta andare verso una grande multiutility del territorio. Il metodo lombardo è quello giusto, consente di mantenere l'identità dell'azienda e del personale, dando la sensazione che il territorio è tutelato. Anche da sindaco di Varese nell'integrazione con a2a ebbi ottime risposte su servizi, costi, grande attenzione al territorio. A2a credo diventerà una grande multitility della Lombardia ma anche del nord”.

 

Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM, la Multiutility del Nord Lombardia. Le parole di Giovanni Valotti, presidente di A2A

Giovanni Valotti, presidente di A2A, ha così descritto le caratteristiche dell'iniziativa: “Abbiamo cercato di definire un modello con un metodo un po' innovativo, e siamo partiti dal fondo: quale assetto del sistema delle imprese può dare innovazione, investimenti, un efficace uso delle risorse, oltre al sostegno a iniziative culturali e ambientali e a qualche dividendo in più per le amministrazioni locali? L'originalità del modello lombardo è questa: combiniamo la forza industriale di un grande operatore con gli investimenti in tecnologie, la competenza manageriale, l'accesso al credito a condizioni migliori, con il radicamento territoriale delle imprese esistenti. Rinunciamo ad acquisire le aziende, ribaltiamo il ragionamento: le mettiamo in rete con l'obiettivo di far crescere le medie e piccole aziende, senza sradicarle dal loro territorio”.



 
 
Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM, la Multiutility del Nord Lombardia. Le parole di Valerio Camerano, ad A2A.

Valerio Camerano, ad di A2A, ha così descritto il ruolo industriale di A2A nel progetto: "Siamo stati animatori di questo processo di aggergazione che è una vera e propria alleanza, tutti coloro i quali hanno aderito a questo programma sono sullo stesso piano. Noi giochiamo un ruolo di driver industriale sulle tecnologie, sulle attività che richiedono una grande conomia di scala come ad esempio l'innovazione, la R&S, gli acquisti, il trading dell'energia, rispettando le vocazioni di ciascuno degli azionisti".

 

Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM, la Multiutility del Nord Lombardia. Le parole di Paolo Soldani, ad di ACSM-AGAM.

PwC - che ha svolto il ruolo di advisor congiunto delle parti coinvolte sia sotto il profilo strategico e finanziario oltre che legale e fiscale - ha spiegato come la discontinuità che caratterizza oggi il settore delle utilities si sia tramutata nel motore di un processo di cambiamento che ha dato vita al progetto di ACSM-AGAM. Il termine del regime di tutela e maggior tutela nella vendita di energia, le gare d’ATEM nella distribuzione gas, l’affidamento “in house” dei servizi idrici, i servizi integrati ambientali e la regolazione dei servizi di rete, rappresentano le nuove sfide degli operatori nel comparto energetico, siano essi attori privati che soggetti pubblici. Paolo Soldani, ad di ACSM-AGAM, ha spiegato quali sono i tre pilastri sui quali si regge il piano industriale: il business tradizionale come base di sviluppo, i progetti per il territorio e le sinergie.

 

Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM, la Multiutility del Nord Lombardia. Le parole di Gianpaolo Chimenti, il Partner di PwC

Sull’altro fronte, municipalità e soci pubblici sentono urgenti le istanze di difesa della presenza sul territorio, dello sviluppo dei livelli occupazionali, della difesa del valore e della qualità dei servizi ai cittadini e del raggiungimento di livelli di dividendi che possano garantire sviluppo e innovazione. Partendo da queste premesse, Gianpaolo Chimenti, il Partner di PwC con responsabilità nell’Energy & Utilities che ha condotto il progetto dalla sua ideazione alla piena esecutività, ha illustrato la genesi dell’operazione che – sulla scorta di una precedente esplorazione di interesse condotta per Lario Reti Holding - ha preso forma ad inizio 2017 grazie al manifestato e comune intento, da parte degli Amministratori locali, di esplorare l’opportunità di alleanze territoriali tra le proprie realtà partecipate, caratterizzate da solidità industriale e fortemente radicate nei rispettivi territori. “L’esperienza di ACSM-AGAM ci insegna – ha affermato Gianpaolo Chimenti – come un solido progetto industriale sia in grado di superare le differenze politico territoriali e di creare unitarietà di intenti valorizzando le differenti identità con il comune obiettivo di portare sviluppo, crescita ed innovazione nei territori serviti”.

 

Lombardia verso una grande multiutility: presentata l’aggregazione ACSM-AGAM, la Multiutility del Nord Lombardia. I capoluoghi coinvolti

Un progetto che ha portato in poco più di 12 mesi dalla sottoscrizione della lettera di intenti al closing nel giugno 2018 dell’integrazione in ACSM-AGAM delle local utilies operanti nelle province a Nord della Lombardia (Como, Monza, Varese, Sondrio e Lecco), un territorio che copre un totale di circa 900 mila abitanti serviti. Un nuovo modello di business che ha comportato soluzioni peculiari anche sotto il profilo della governance, costruita dall’advisor legale congiunto dell’operazione, lo Studio PwC TLS Avvocati e Commercialisti, per consentire l’esercizio di un indirizzo strategico ai soci locali (detentori della maggioranza del capitale), la guida industriale e il consolidamento di bilancio al socio strategico A2A. L’Avv. Giovanni Stefanin, Partner dello Studio PwC TLS Avvocati e Commercialisti, ha aggiunto: “la struttura di governance ideata ha consentito il raggiungimento di un duplice obiettivo ossia garantire il mantenimento di una funzione di indirizzo strategico ai soci locali e permettere la piena guida industriale al socio strategico grazie al consolidamento”.

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