Macron vuole chiudere l'Ena. La fucina dell'elite non ci sarà più
Piano per riorganizzare le grandi scuole
L’Ecole nationale d’administration (Ena), la fucina della classe dirigente francese creata nel 1945 dal governo provvisorio di De Gaulle e che ha sfornato presidenti in serie — Giscard d’Estaing, Mitterrand, Chirac, Hollande — fino allo stesso Macron e al suo primo ministro Philippe, chiuderà. O meglio, dovrebbe venir inglobata da un nuovo istituto, frutto di un’ampia riorganizzazione di tutte le grandi scuole dell’élite francese, a cominciare dalla Scuola nazionale di amministrazione e dalla Scuola nazionale della magistratura.
Secondo Le Figaro, sarebbe questa - insieme al ritorno dell’indicizzazione delle pensioni minime, alla riduzione delle imposte dirette per le classi medie e a una serie di referendum locali - la proposta più eclatante che il presidente francese intenderebbe fare dopo la chiusura del Grand Débat.
“Se vogliamo costruire una società dell’eguaglianza delle opportunità e dell’eccellenza repubblicana, bisogna rifondare le regole del reclutamento, delle carriere e dell’apertura dell’alta funzione pubblica. Credo nell’eccellenza repubblicana e abbiamo bisogno di un’élite, di decisori. Semplicemente, questa élite dev’essere a immagine della società e va selezionata su basi esclusivamente meritocratiche”, si sarebbe preparato a dire Macron secondo il quotidiano francese se l’incendio di Notre Dame non avesse sconvolto l’ordine dell’agenda politica.
La risposta giusta - si chiede il Corriere della Sera - a chi ha messo a ferro e fuoco il paese, o un’enorme, simbolica e demagogica brioche gettata in pasto alla plebe in rivolta? Forse sarebbe bastato tornare alle origini: le grandes écoles erano state volute proprio per permettere alla gente comune di accedere ai posti fino a quel momento riservati ai ricchi, salvo poi essere percepite come fortezze dei potenti. Un cambiamento di sostanza renderebbe inutile la cancellazione di un simbolo dela Francia postbellica. Ma gli annunci eclatanti, tipici dei populisti, sono spesso una scorciatoia anche per chi vorrebbe arginarli.
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