Majorano acquisisce IT Answer e si rafforza sui mercati
Nasce la holding italiana del cablaggio strutturato
Al giro di boa dei primi settant’anni di attività e del ventennale della prima sede in Calabria, il gruppo napoletano Majorano, leader nella distribuzione di materiale elettrico con un fatturato 2016 pari a 57 milioni di euro, acquisisce il 36% di IT Answer, azienda bolognese distributrice di prodotti tecnologici e dà vita ad una delle più grandi aziende di cablaggio in Italia. Il gruppo partenopeo, già polo di riferimento per il Centro-Sud con sedi operative nel Lazio, Calabria, Basilicata e Campania, diventa così una delle holding più forti sul mercato tricolore nel settore dell’automazione industriale, illuminotecnica, networking, domotica e sicurezza. In seguito a questa operazione imprenditoriale Angelo Majorano, presidente della Majorano spa diventa anche il numero uno della IT Answer, azienda in forte crescita del Nord Italia, con un fatturato che supera i 6 milioni di euro e con un portafoglio ordini nel mercato dei data center di grandi dimensioni e degli installatori in crescita soprattutto in Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Scopo dell'acquisizione, dichiara Majorano ad Affaritaliani.it, è “sviluppare ulteriormente il mercato delle soluzioni per il networking e dei data center, grazie alle quali si realizzano le moderne autostrade telematiche, anche attraverso l'apertura di nuove filiali, con l'obiettivo di raddoppiare il fatturato nei prossimi tre anni. Secondo recenti analisi, il mercato italiano del solo cablaggio strutturato è stimato in 150 milioni di euro con un tasso di crescita del 4% annuo in volume. Considerato che per cablaggio strutturato si intendono i soli cavi e componenti passivi in fibra ottica e stimando almeno in un altro 50% i prodotti correlati come armadi rack, alimentatori, ups, switch, ed altro ancora, è ragionevole ipotizzare un mercato di riferimento di 300 milioni”. In questo contesto, Majorano intende occupare un ruolo significativo, soprattutto perché il mercato del “mobile”, ed il fatto che diverse grandi aziende e pmi stanno portando le loro infrastrutture IT nel cloud, rappresenta un fattore che sta rilanciando il mercato italiano, dopo la fase di recessione.
Lo smart working.
L’operazione imprenditoriale testimonia una ulteriore crescita della Majorano spa e apre nuovi scenari non solo in termini occupazionali, ma anche in ordine allo smart working, o lavoro agile, grazie al quale le esigenze del lavoratore diventano complementari a quelle dell'impresa: lavoreranno da casa anche alcune segretarie d'azienda. “E’ il nuovo modello organizzativo aziendale che è al passo anche con le tecnologie che vanno via via diffondendosi. “La logica è che se tutti i dati oggi confluiscono in una grande nuvola informatica, ossia in luogo non più fisicamente visibile e riconosciuto dall'utente, come ad esempio i cloud, allora è possibile gestirli da ogni dove”, afferma Majorano. Sono oltre venti infatti le assunzioni di tecnici specializzati in cantiere nei prossimi mesi, che creeranno ulteriori 40 nuovi posti di lavoro nell’indotto che deriverà dall’operazione. Fondata nel 1947 a Napoli da Antonio Majorano, l’azienda ha operato per diversi anni come agenzia Pirelli di cavi e conduttori smaltati prima di cominciare ad espandersi sui mercati del Centro-Sud nel settore del cablaggio strutturato.