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Manager/ Cairo in testa, Marchionne in rimonta
Urbano Cairo

 

 

CAIRO SEMPRE IN TESTA, MARCHIONNE RIMONTA E GUADAGNA UNA POSIZIONE E SI PIAZZA SECONDO, DAVANTI A RECCHI.

 

In forte crescita la web reputation di Andrea Bonomi, recupera Della Valle e fa il suo ingresso in classifica il presidente di Mps Falciai.

 

Milano, 16 febbraio 2017 - Nel periodo dicembre 2016 - gennaio 2017 l’imprenditore Urbano Cairo rimane in testa alla classifica di Reputation Manager con un punteggio di 75,8 su 100, in crescita rispetto alla precedente rilevazione. L’AD di Fca, Sergio Marchionne, rimonta e si piazza in seconda posizione, con 72,2 punti. Giuseppe Recchi, presidente di Telecom, perde una posizione e si classifica al terzo posto, forte di 66,7 punti. La classifica è realizzata da Reputation Manager prendendo in considerazione quattro macro-aree: l'immagine percepita (ricavata da indicatori come i suggest e le ricerche correlate), la presenza enciclopedica (wiki), la presenza sui canali del Web 1.0 (news e menzioni) e su quelli del Web 2.0 (blog e social network).

 

“Lo scandalo dieselgate ha impattato maggiormente il brand FCA piuttosto che il suo AD Marchionne, che, intervenendo in prima persona a pochi minuti dallo scandalo e investendo il suo patrimonio di credibilità, ha rassicurato il mercato e la Borsa, contenendo i danni reputazionali ed economici” dichiara Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager.

 

Il Podio - Urbano Cairo mantiene la prima posizione, con un punteggio di 75,8 (+2,26). I temi rilevanti per la sua identità digitale riguardano principalmente il rispetto da parte di RCS dei tempi stabiliti (fine 2016) per rimborsare la rata da 25 milioni di euro alle banche e l’elezione a imprenditore dell’anno 2016 secondo la testata Milano Finanza, scelto tra oltre sessanta fra banchieri, avvocati e imprenditori.

 

Sergio Marchionne conquista il secondo gradino del podio con 72,2 punti (+1,16). Se nel corso della rilevazione lo “scandalo dieselgate” è stato l’argomento più rilanciato dalle testate online, questo (nonostante alcune lesività) non ha influito negativamente sul punteggio finale e sulla posizione in classifica, grazie ai contenuti positivi - sugli investimenti in Usa, la conferma del mantenimento degli obiettivi strategici, e la rapida ripresa in Borsa dopo lo scandalo emissioni e i rapporti collaborativi con il nuovo presidente Trump - che hanno bilanciato il punteggio finale, spingendolo in seconda posizione. Hanno inoltre contribuito al bilanciamento del punteggio anche le dichiarazioni ufficiali rilasciate da Marchionne nelle prime ore dello scandalo.

 

Giuseppe Recchi perde invece una posizione e si classifica terzo i con 66,7 punti (-3,30). Il calo del punteggio è dovuto a volumi di notizie inferiori rispetto agli altri manager. Durante l’ultimo periodo di analisi le news sul presidente di Telecom erano riconducibili principalmente alle dichiarazioni sulla vicenda Mediaset-Vivendi.

 

Chi sale - Forte crescita per Andrea Bonomi, che si piazza al sesto posto con 56,3 punti (+8,45) guadagnando 8 posizioni grazie all’acquisto del 3% del capitale di Tod’s. La notizia, che ha influito positivamente sul titolo della società e sulla reputazione online del presidente di Investindustrial, ha giovato anche al presidente di Tod’s, Diego della Valle, che risale di due posizioni, piazzandosi in quarta, con un punteggio di 63,4 (+3,86). Un altro tema positivo di cui ha beneficiato la sua reputazione online è il progetto di costruire entro la fine del 2017 una nuova fabbrica ad Arquata del Tronto, località recentemente colpita dal terremoto, per ridare “lavoro e speranza”.

 

Chi scende - Francesco Caio perde oltre 10 punti posizionandosi tredicesimo (46,8) per lo scandalo legato ai quattro prodotti immobiliari collocati da Poste tra il 2002 e il 2005. Scende anche Claudio Descalzi, settimo (56,2), a causa delle lesività generate dallo scandalo delle tangenti in Nigeria.

 

New Entry - Entra nella classifica di Reputation Manager il nuovo presidente di MPS, Alessandro Falciai, che ha preso il posto di Massimo Tononi. Falciai, definito dalla stampa online come “un azionista silenzioso che ha resistito alla tempesta degli ultimi anni e che adesso è pronto per la presidenza”, per il momento si posiziona in ultima posizione con un punteggio di 35,5.

 

 

LA CLASSIFICA GENERALE

 

Urbano Cairo (Cairo Communication – La7)        75,8

Sergio Marchionne (Fiat)                                            72,2

Giuseppe Recchi (Telecom)                                       66,7

Diego della Valle (Tod’s)                                             63,4

Flavio Cattaneo (Telecom Italia)                              60,8

Andrea Bonomi (Investindustrial)                           56,3

Claudio Descalzi (Eni)                                                    56,2

Remo Ruffini (Moncler)                                              52,6

John Elkann (Fiat)                                                          49,7

Marco Tronchetti Provera (Pirelli)                           49,1

Francesco Starace (Enel)                                             48,7

Marina Berlusconi (Fininvest)                                   47,4

Francesco Caio (Poste Italiane)                                46,8

Mauro Moretti (Finmeccanica)                                45,5

Philippe Donnet (Generali)                                        44,4

Alberto Nagel (Mediobanca)                                    44,1

Ennio Doris (Mediolanum)                                         42,9

Carlo Cimbri (Unipol)                                                    42,4

Roberto Colaninno (Alitalia)                                      40,6

Marco Morelli (MPS)                                                    39,5

Alessandro Falciai (MPS)                                             35,5

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