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Economia
Manovra, braccio di ferro a P. Chigi. E' di nuovo lite tra Pd e Italia Viva

E' ripreso a Palazzo Chigi il vertice sulla manovra delle forze di maggioranza con il premier Giuseppe Conte, dopo il braccio di ferro di questa mattina tra gli alleati sull'impiego delle risorse reperite. Al tavolo il premier Giuseppe Conte. Presenti il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, i viceministri Antonio Misiani (Pd) e Laura Castelli (M5s), il sottosegretario Maria Cecilia Guerra (Leu), i tecnici del Mef e della Ragioneria dello Stato. Ci sono inoltre i ministri Federico D'Incà e Dario Franceschini. E, per Italia viva, Teresa Bellanova, Luigi Marattin e Davide Faraone.

Manovra: Marattin, Pd ha visione sovietica dell'economia - "Il Pd ha una visione sovietica dell'economia". Cosi' il vice capogruppo di Italia Viva, Luigi Marattin, entrando a Palazzo Chigi per il vertice di maggioranza sulla Manovra. "Pensare che nell'economia globalizzata aumentare la tassazione sulle aziende significhi punire i 'padroni' e non, piuttosto, creare problemi ai lavoratori di quelle aziende significa avere una visione sovietica dell'economia", ha spiegato.

MANOVRA, MISIANI: IV PROPONE TOGLIERE RISORSE A TAGLIO TASSE LAVORO - "Se proprio dobbiamo fare i verbali della riunione, segnalo per completezza che l'On. Marattin di Italia Viva ha proposto di togliere 250 milioni dal taglio del cuneo fiscale per i lavoratori per destinarli alla riduzione della plastic tax e sugar tax. Cosa a cui mi sono dichiarato nettamente contrario". Così il viceministro dell'Economia Antonio Misiani.

"Abbassare le tasse in modo significativo è quel che conta. Un ulteriore sforzo va fatto in questa direzione", ha detto, a quanto si apprende, il premier alle forze di maggioranza riunite al vertice.

"Italia Viva ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate, come la Coca Cola - dicono fonti Pd -. Non vuole diminuire le tasse sul lavoro ma pensa solo a togliere la sugar tax, per favorire società per azioni che non hanno sede neanche in Italia. È solo grazie al Pd che sono stati salvati gli italiani dai 23 mld della Salvini Tax e che si mette in campo il taglio delle tasse ai lavoratori da oltre 3 mld".

"Plastic tax e Sugar tax determineranno un disastro occupazionale. Ora al lavoro per trovare un accordo che dica no a microbalzelli e sì al lavoro", ha scritto su Twitter il ministro dell'Agricoltura e capo delegazione di Iv al governo, Teresa Bellanova.

"Bisogna vedere che cosa cambia". Così il capo politico del M5S Luigi Di Maio, intervenendo su Radio Capital, ha risposto alla domanda se l'Italia firmerà il fondo Salva Stati. Poi rispondendo alla domanda se i 5 stelle intendono far cadere il governo, Di Maio ha risposto: "Altrimenti non lo facevamo partire". "Su 320 parlamentari ce ne sono una decina spaventati quando alzo la voce, io non rinuncio alle nostre battaglie perché qualcuno è spaventato", ha spiegato Di Maio rispondendo alla domanda su indiscrezioni secondo le quali alcuni parlamentari 5S starebbero preparando un documento per sfiduciarlo. "Sono dieci anni che il Pd prova a dire dobbiamo fare un'alleanza - ha detto il capo politico M5S -, io penso che abbiamo costruito il governo per tagliare i parlamentari, evitare l'aumento dell'Iva, abbiamo un programma da costruire insieme, ma restiamo forze politiche di poli diversi".

UNA MATTINATA DIFFICILE PER IL GOVERNO - Alla fine le risorse aggiuntive spuntano, ma al vertice a Palazzo Chigi, a quanto apprende l'Adnkronos, si litiga su come spenderle. Con la delegazione di Italia Viva, capitanata dalla battagliera Teresa Bellanova, che abbandona pochi minuti prima del termine la riunione, ora sospesa. 

Ieri si è tenuto il primo vertice a Palazzo Chigi sugli emendamenti di maggioranza alla manovra, con la richiesta di uno "sforzo aggiuntivo" per mettere in stand-by plastic e sugar tax, pur mantenendo vivo lo 'scopo' nobile dei due balzelli. Al Mef e alla Ragioneria è caccia a 500 milioni di euro, risorse necessarie per coprire un possibile rinvio. Stamattina la riunione è ricominciata, con Gualtieri arrivato in ritardo e il Mef incessantemente al lavoro sulle coperture.

Sarebbero stati trovati 400 milioni da mettere sul piatto. Dopo un'ora e mezzo il vertice viene sospeso, Conte incontra il ministro degli Affari esteri Lavrov. La riunione, raccontano all'Adnkronos alcune fonti, sarebbe stata sospesa anche perché nel corso dell'incontro lo scontro si sarebbe fatto durissimo. Con i renziani che si alzano dal tavolo, Bellanova che perde la pazienza ed alza la voce. I renziani se la sarebbero presa perché, dopo lo spiraglio che sembrava essersi aperto nella notte su un rinvio di plastic e sugar tax, ora Pd e LEu vogliono mettere il 'tesoretto' al quale lavora il Mef altrove. Per non parlare del M5S, con Luigi Di Maio che oggi, ai microfoni di Radio Capital, ha detto chiaramente che sugar e plastic tax sono due balzelli "sacrosanti". Già ieri nel Pd erano emersi dubbi su uno slittamento delle due microtasse. La conferma arriva da un tweet di Andrea Orlando a vertice in corso, dove mette nero su bianco che le risorse vanno dirottate sul lavoro. La quadra non si trova, il braccio di ferro, raccontano, durissimo.

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