Manovra, Centinaio convince Coldiretti: "Impegni su gelate, xyella e frodi" - Affaritaliani.it

Economia

Manovra, Centinaio convince Coldiretti: "Impegni su gelate, xyella e frodi"

Centinaio: "E' importante la volontà di inserire il provvedimento sulle gelate nel prossimo decreto sulle semplificazioni"

al Ministro Centinaio abbiamo ottenuto importanti impegni sui danni da gelate, emergenza Xylella e la lotta alle frodi e sofisticazioni nell'olio di oliva per sostenere un settore centrale per l'economia, la salute, il reddito e l'occupazione. Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini al termine della manifestazione di migliaia di agricoltori davanti al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dopo l'incontro con il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio.

La mobilitazione a sostegno del piano salva olio - ha sottolineato Prandini in un comunicato - continua con un confronto serrato con i gruppi parlamentari per sostenere i provvedimenti fino a quanto non saranno assunti ed operativi con responsabilità a livello regionale e nazionale. E' importante la volontà di inserire il provvedimento sulle gelate nel prossimo decreto sulle semplificazioni e di presentare il decreto sulla Xylella entro la prossima settimana in conferenza Stato regioni poiché - ha sostenuto Prandini - la tempistica è essenziale, affinché le linee programmatiche entrino in vigore in funzione della ripresa vegetativa per consentire i reimpianti, gli innesti e favorire adeguamenti e programmazione delle attività dei frantoi. Inoltre - ha continuato Prandini - come è stato fatto per la crisi del latte abbiamo chiesto di attivare l'Ismea per bloccare le situazioni debitorie delle imprese agricole colpite dal gelo e dalla Xylella.

Il Ministro ha accolto anche la nostra proposta di aprire un tavolo al Ministero della Giustizia per combattere i reati agroalimentari che colpiscono pesantemente la produzione nazionale che va difesa - ha precisato Prandini - anche valorizzando il panel test e aumentando i controlli fatti alla trasformazione e all'importazione e con una maggiore trasparenza dell'indicazione dell'origine in etichetta. In questo contesto - conclude Prandini - ci aspettiamo anche una decisa difesa della produzione italiana in Europa nell'ambito degli interventi di politica agricola in modo che i fondi vadano alle vere imprese olivicole e nei negoziati internazionali dove l'agroalimentare italiano viene troppo spesso usato come moneta di scambio per interessi diversi.