A- A+
Economia
Manovra, ok Upb sulle stime di crescita.Ma la pressione fiscale torna a salire

L'Ufficio parlamentare di bilancio accende il disco verde sulle nuove previsioni di crescita contenute nella legge di bilancio, ma avverte dai rischi di un aumento della pressione fiscale generale. Le previsioni ufficiali di crescita sono "sufficientemente plausibili", ha ribadito infatti il presidente dell'Upb Giuseppe Pisauro, nell'audizione sul Ddl Bilancio in commissione Bilancio alla Camera, dove ha citato i contenuti del rapporto-flash "La finanza pubblica dopo l'accordo con la Commissione europea" diffuso sabato scorso. Pisauro ha parlato, in particolare, di una "previsione valutata accettabile dall'Upb, anche se vanno segnalati notevoli rischi al ribasso".

Questi ultimi derivanti, ha spiegato, soprattutto dalla "componente investimenti nella previsione". Il presidente dell'Upb ha segnalato una "divergenza sulla crescita reale", indicata dal Governo nel 2019 per l%, a fronte dello 0,8% previsto dagli esperti parlamentari (ma non considerando gli arrotondamenti, ha spiegato, la divergenza non tocca i due decimi). Sulla previsione di Pil nominale, ha aggiunto, "siamo sostanzialmente allineati". "La mia relazione - ha precisato Pisauro - si basa sul documento pubblicato sabato scorso, non abbiamo tenuto conto dell'effetto del maxi-emendamento nel dettaglio. Il documento e' basato sullo scambio di documenti con la Commissione Ue sull'emendamento che recepiva quello scambio". Il presidente dell'Upb ha comunque assicurato che "i saldi sono coerenti con il maxie-mendamento ma non c'e' stato tempo di verificare se qualche dettaglio e' diverso dopo sua la presentazione in Senato". I rischi di ribasso nelle previsioni di crescita "risultano amplificati - ha sottolineato Pisauro - se si considerano le previsioni per il 2020 e il 2021". Secondo il presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio "il conseguimento dei nuovi obiettivi programmatici di finanza pubblica e' esposto a una serie di elementi di criticita'".

E tra i fattori di incertezza ha indicato le clausole Iva ("un problema che ci portiamo dietro da diversi anni ma qui e' ampliato"). Nel suo intervento ha ricordato che "il raggiungimento del rapporto deficit/Pil nel biennio 2020-21 e' interamente affidato alle clausole di salvaguardia su Iva e accise, gia' significative nel testo iniziale del Ddl di Bilancio e ora ulteriormente aumentate (23,1 miliardi per il 2020 e 28,8 per il 2021)". E ha evidenziato che "in assenza delle clausole il deficit salirebbe al 3 per cento del Pil sia nel 2020 sia nel 2021".

Pisauro ha quindi evidenziato: "La portata espansiva della manovra viene ridimensionata". Nella sua valutazione, il presidente fa rilevare: "Le variazioni introdotte nell'iter parlamentare hanno modificato la qualita' della manovra determinando un'inversione di segno nell'effetto netto complessivo sulla spesa per investimenti e contributi agli investimenti nel 2019: da un aumento di circa 1,4 miliardi inizialmente previsto si passa a una riduzione di circa un miliardo". Pisauro infine ha sottolineato come con la manovra la pressione fiscale torni "leggermente ad aumentare nel 2019, negli anni successivi, se non si considerano le clausole, c'e' un leggero aumento di mezzo punto che poi rimane stabile".

Sulla base di calcoli ancora approssimativi, ha spiegato Pisauro, "rispetto al 42% del 2018 si va al 42,4% nel 2019. Negli anni successivi se non si considerano le clausole si va al 42,8% e 42,5%". Il calcolo e' stato fatto, ha osservato, "prendendo per buone che tutte le entrate siano fiscali. E' una sorta di tombola dare i numeri cosi' - ha sottolineato ancora Pisauro - ma la pressione leggermente aumenta. Onestamente sono numeri che non ho dato perche' vanno verificati".

Commenti
    Tags:
    manovralegge di bilancio




    
    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete


    motori
    Smart Concept #5 rivoluziona il concetto dei SUV di medie dimensioni

    Smart Concept #5 rivoluziona il concetto dei SUV di medie dimensioni

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.