Manovra, Renzi: in arrivo 30-50 euro per le pensioni più basse
Renzi: "Continua la riduzione delle tasse, è strategica e decisiva per il governo. Pronti a rinnovo dei contratti"
Mentre la Camera da' il via libero definitivo alla legge di Bilancio il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il premier Matteo Renzi sono in conferenza stampa per illustrare la manovra. Che "non e' una legge alla Achille Lauro", dice Renzi. "Era difficile, ma la manovra e' stata migliorata dalla Camera - spiega il premier -. E' difficile trovare una legge di Stabilita' cosi ricca di buone notizie come quella che i cittadini stanno per vedere approvata". "Il punto chiave della Legge di Bilancio e': meno tasse".
"Le tasse continuano ad andare giu' - sottolinea -. Va giu' l'Ires, via l'Irpef agricola, con buona pace del presidente Monti". Renzi ha poi precisato che con la manovra arrivano "30-50 euro per le pensioni piu' basse, quelle sotto i mille euro" mentre sulla sanita' ha aggiunto: "le polemiche stanno a zero, c'e' un aumento a 113 miliardi, due in piu' rispetto all'anno scorso, piu' il fondo per la non autosufficienza che e' 450 milioni con un piu' 50 milioni rispetto all'anno scorso".
Un altro punto toccato dal premier e' quello delle scuole. "In alcune Regioni - osserva - come il Veneto, le materne sono quasi esclusivamente realta' parificate, non ci vergogniamo di dire che abbiamo messo piu' soldi ma contemporaneamente abbiamo dichiarato guerra ai diplomifici". Parlando poi della pubblica amministrazione, il presidente del Consiglio ha assicurato: verra' rifinanziato il "rinnovo dei contratti, su cui noi siamo pronti". E si punta a chiudere entro mercoledi' "se ci sono le condizioni per farlo".
Per quanto riguarda Equitalia, invece, Renzi ribadisce che "non cambia soltanto il nome, ma che cambia anche l'approccio del cittadino con le riforme". Sui fondi per Taranto - dice - c'e' stata "una polemica molto strumentale e il fatto che si pensi a un sit in proprio nel giorno di silenzio elettorale mi sembra vada in tal senso. C'e' un'assoluta mistificazione della realta'. Siamo pronti a discuterne al Senato. Tutto cio' che serve per Taranto lo faremo. Il governo ha messo 1 miliardo e 600 milioni su Taranto, figuriamoci se abbiamo problemi a dare una mano ulteriore, se e' possibile".
LA SCHEDA
Poche le modifiche alla manovra dedicate al capitolo pensioni. Le misure restano sostanzialmente invariate ad eccezione dell'Ottava salvaguardia per gli esodati, l'Opzione donna e qualche novità sull'Ape social. Queste le principali misure del ddl di bilancio.
IN PENSIONE PRIMA CON APE E PRESTITO BANCHE. Arriva in via sperimentale dal primo maggio 2017 al 31 dicembre 2018, l'Anticipo finanziario a garanzia pensionistica, un prestito concesso dalle banche e coperto da una polizza assicurativa obbligatoria, da restituire a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni. Tra i requisiti: avere almeno 63 anni, maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi oltre ad avere un'anzianità contributiva di 20 anni.
APE SOCIAL PER FASCE DEBOLI PAGA LO STATO. Si tratta di un'indennità corrisposta fino al conseguimento dei requisiti pensionistici, a favore di soggetti di almeno 63 anni di età che si trovino in particolari condizioni (disoccupazione, parente disabile, invalidi civili, lavori usuranti). L'indennità è compatibile con la percezione dei redditi da lavoro nel limite di 8mila euro annui ma, con un emendamento parlamentare, per gli autonomi è stata abbassata la soglia di reddito fissandola a 4.800 euro annui.