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Economia
Manovra, Salvini a Bruxelles: smontare la Fornero rispettando parametri


La legge Fornero va smontata rispettando i parametri e quota 100 resta. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a Bruxelles dove e' arrivato per partecipare alla cena per i 20 anni di "Politico" che gli assegnera' il premio come "personaggio e politico dirompente". "Non commento le parole, penso ai fatti. Non commento i numeri, stiamo lavorando sui fatti", ha detto a chi gli ha chiesto un commento alle parole del vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, sulla legge di Bilancio. "Smontare la legge Fornero e' un mio preciso impegno e lo faremo rispettando tutti i parametri, ma il diritto al lavoro, alla salute e alla pensione arriva prima di tutti i decimali e di tutti gli scogli. Quota 100 resta: ritengo giusto restituire diritto alla vita, alla pensione, al lavoro a milioni di italiani e ritengo altrettanto giusto, in prospettiva, che l'Europa guardi al suo interno e si autoriformi nel rispetto di quello che accade ai comuni mortali", ha aggiunto Salvini. 

Ddl Bilancio: Salvini, negoziato con Ue su deficit/pil al 2%? 'Lavoriamosui fatti' - 'Non commento i numeri, stiamolavorando sui fatti'. Il vicepremier Salvini ha risposto cosi' aigiornalisti dopo un incontro con gli europarlamentari della Lega, alladomanda se il punto di caduta del negoziato Ue-Italia sul deficit del2019 sara' il 2% del Pil.

 

Manovra, pensioni quota 100 e reddito di cittadinanza: ecco quando partono

"Comune volontà di trovare al più presto una soluzione al contenzioso sulla manovra tra Roma e Bruxelles": è quanto hanno espresso Giovanni Tria e il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, durante l'incontro di oggi a margine dell'Eurogruppo. I colloqui si sono incentrati sui "negoziati in corso sulla legge di bilancio per il 2019. Tria e Dombrovskis hanno espresso la comune volonta' di trovare al piu' presto una soluzione al contenzioso sulla manovra tra Roma e Bruxelles", si legge nella nota del Mef.

 

 

Ma che cosa sta accadendo sulla Legge di Bilancio che arriverà in Aula alla Camera mercoledì 5 dicembre? Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti leghiste ai massimi livelli, le due misure chiave della manovra - reddito di cittadinanza e riforma della Legge Fornero con l'introduzione di quota 100 - non entreranno in vigore fino all'inizio di marzo, considerando anche che gli emendamenti relativi ai due provvedimenti cari a M5S e Lega arriveranno in seconda lettura al Senato. Si tratta quindi di due mesi di ritardo nell'entrata in vigore effettiva che equivalgono più o meno a tre miliardi di euro di risparmio.

A questo punto, spiegano le fonti autorevoli, Salvini e Di Maio sono di fronte ad un bivio. Se la Commissione europea accettasse di chiudere ogni tipo di contenzioso archiviando quindi la procedura di infrazione, quei tre miliardi verrebbero messi a riduzione del rapporto deficit/Pil per il prossimo anno, che scenderebbe al 2,2%; in caso contrario - se per Bruxelles fosse solo un inizio con il rischio di chiedere altri risparmi - i due vicepremier bloccherebbero la mediazione infinita ("Che rischia di farci scendere sotto il 2% e di costare di più della procedura di infrazione", sottolineano in casa Lega) destinando quei tre miliardi ad aumentare la quota di investimenti soprattutto in infrastrutture.

Il nodo è quindi se l'Ue accetterà un deficit/Pil al 2,2% oppure chiederà altri sforzi. Salvini e Di Maio, infatti, non vogliono andare oltre il primo marzo per l'attuazione di reddito di cittadinanza e riforma del sistema previdenziale.
 

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    manovra lega m5s




    
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