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Economia
Mazzata Moody's sull'Italia: 'Pil più lento d'Europa: +0,2%'

Moody's, Pil Italia più lento d'Europa: +0,2% in 2019, +0,5% in 2020 - In Italia la crescita rimarrà lenta e significativamente più debole rispetto alla maggior parte degli altri paesi dell'area dell'euro. Lo prevede Moody's nel suo Global macro outlook. La crescita del Pil reale, scrivonmo gli analisti dell'agenzia, "sarà probabilmente sarà un magro 0,2% quest'anno, seguito da un tiepido 0,5% nel 2020 e dallo 0,7% nel 2021". "Basiamo le nostre previsioni sul presupposto di un contesto politico più stabile, un continuo slancio positivo nell'area dell'euro e una combinazione favorevole di politiche monetarie e fiscali che pootrebbero generare una ripresa, seppur lenta, dell'economia".

L'economia italiana, osserva Moody's nel rapporto, è rimasta stagnante dal secondo trimestre del 2018, riflettendo in parte il generale rallentamento dell'area dell'euro ma anche fattori specifici per il Paese. Il costo del finanziamento e l'incertezza politica sono aumentati durante il governo di coalizione di Lega e Movimento Cinque stelle. Il rallentamento del commercio globale e il crescente protezionismo hanno colpito anche le industrie manifatturiere italiane. La domanda interna rimane debole, ad eccezione degli investimenti, che sono aumentati del 2,4% nella prima metà del 2019 rispetto al periodo dell'anno precedente.Nonostante il debole contesto di crescita dell'Italia, una crescita costante dell'occupazione fornirà sostegno ai consumi delle famiglie. Inoltre, una riduzione dell'incertezza politica e condizioni di finanziamento più favorevoli dovrebbero favorire l'attività economica. Ma il cosiddetto 'reddito di cittadinanza', osserva Moody's, "contribuirà meno del previsto alla crescita dei consumi".

Moody's, crescita globale lenta in prossimi due anni: G20 +2,6% - La crescita globale rimarrà lenta nei prossimi due anni. Lo prevede Moody's nel suo Global macro outlook. "Non ci aspettiamo - scrivono gli analisti dell'agenzia - che l'economia globale entri in una recessione nel 2020 o nel 2021. Tuttavia l'attuale contesto economico è caratterizzato da una crescita strutturalmente bassa, da una bassa inflazione e da spazi politici limitati, rendendo l'economia globale più vulnerabile".Nel dettaglio le previsioni di Moody's sono sostanzialmente invariate. "Ci aspettiamo che le economie del G-20 crescano ad un tasso annuo del 2,6% nel 2020, lo stesso tasso del 2019. Ci aspettiamo che continui il rallentamento delle due maggiori economie, gli Stati Uniti e la Cina, nel 2020 mentre le economie del G20 cresceranno leggermente nel 2021, al 2,8%, ma rimarranno al di sotto del livello negli ultimi decenni. La crescita delle nove economie avanzate del G-20 e dell'area euro rallenterà da un misero 1,6% nel 2019 all'1,4% nel 2020, per poi salire fino a 1,6% nel 2021. Produttività stagnante e tendenze demografiche avverse in molti i paesi stanno frenando il potenziale di crescita", conclude Moody's.

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