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Economia
Mediaset-Vivendi, intesa in arrivo. L'opzione Mediacom all'orizzonte

Nonostante i volumi ridotti per via dell'assenza di ordini in arrivo da Wall Street, dove i broker sono impegnati a smaltire il pranzo del Tanksgiving di ieri e già si preparano a dare il via, oggi, allo shopping pre-natalizio del Black Friday, a Piazza Affari non diminuisce l'interesse per la vicenda Vivendi-Mediaset, che coinvolge due "pesi massimi" del listino milanese come Mediaset (3,6 miliardi di capitalizzazione, oggi in allungo del 6% abbondante sopra i 3,27 euro) e Telecom Italia (14,6 miliardi di capitalizzazione, in salita di oltre l'1,5% a 73,4 centesimi a titolo).

Che un accordo tra francesi e italiani debba essere trovato era apparso chiaro fin da subito, dopo che il finanziere bretone Vincent Bolloré, consocio di Silvio Berlusconi nel "salotto buono" di Mediobanca, aveva fatto saltare il previsto acquisto del 100% di Mediaset Premium (valutata 760 milioni, controvalore che si sarebbe dovuto pagare con titoli Vivendi) e si era portato dal 3% al 27,75% (29,9% dei diritti di voto) del Biscione, essendo già il principale azionista di Telecom Italia col 23,94%. Una quota che ha consentito, come ha poi stabilito Consob lo scorso settembre, di esercitare un "pieno controllo" sull'ex monopolista telefonico italiano ai sensi dell'articolo 2359 del Codice Civile e dell'articolo 93 del Testo Unico della Finanza.

Tenere i piedi in due scarpe non è consentito in Italia quando si tratta di telefonia ed editoria, così il Garante per le Comunicazioni (AgCom) ha a sua volta aperto un'istruttoria, imponendo ai francesi di scegliere se disimpegnarsi in Mediaset o in Telecom Italia, decisione da prendere entro l'aprile 2018. Prima di allora, già il 19 dicembre, in tribunale a Milano potrebbe andare in scena la prima udienza della causa per risarcimento danni da 3 miliardi di euro avviata da Mediaset e proprio questo porta il mercato a scommettere che un'intesa sarà ufficializzata entro i prossimi 15 giorni.

Come potrà essere l'intesa sembra già chiaro: dato che a inizio ottobre Telecom Italia (Tim) e Canal Plus (Vivendi) hanno dato vita a una joint-venture (con gli italiani al 60% e i francesi al 40%) per offrire contenuti premium da offrire ai clienti TimVision per accelerare la diffusione dell'offerta su fibra, si rispolvererà l'idea di far spazio a Mediaset con la cessione di un 20% a testa da parte di Tim e Canal Plus a Mediaset, che potrà così vendere i contenuti di Mediaset Premium (ma anche trasmettere i tre generalisti Canale5, Rete4 e Italia1 sulla piattaforma digitale di Tim, così a alzarne la marginalità) al gestore telefonico italiano. Il valore di questo accordo è stimato attorno ai 100 milioni l'anno, per una durata di 6 anni, con minimi garantiti elevati come già fatto da Tim con Sky (peraltro con un successo commerciale ancora molto limitato).

(Segue...)

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