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Economia
Mediaset: Vivendi non recede, battaglia prosegue in tribunale

Mediaset ha chiuso in calo ieri la prima seduta settimanale con un flessione dell’1,20% a quota 2,7280 euro per azione. Il socio Vivendi ha deciso di non esercitare il diritto di recesso fissato nell’ambito della fusione tra le attività spagnole e quelle italiane, propedeutica alla nascita della holding MfE. La scadenza per l’esercizio del diritto di recesso era fissata alla mezzanotte di sabato e ci vorranno ancora una decina di giorni per sapere ufficialmente in quanti hanno comunicato a Mediaset con una raccomandata l'intenzione di recedere. Per Mediaset Espana, invece, questo diritto scade a inizio ottobre. Tuttavia, da fonti finanziarie si è appreso che i francesi hanno deciso di mantenere intatta la propria quota nel capitale di Mediaset, continuando la propria battaglia nelle aule giudiziarie, elevando lo scontro legale anche in altre sedi. Oltre all’Italia, Vivendi impugnerà le decisioni assunte dall’assemblea dello scorso 4 settembre che ha dato il via libera alla nascita di Mfe anche nelle aule dei tribunali spagnoli e olandesi. 

Mediaset: Vivendi promuove cause all'estero in Spagna e Olanda

Vivendi ha avviato due distinte azioni legali in Spagna e Olanda per contrastare la nascita di Media for Europe, la holding olandese promossa da Mediaset per farne il futuro polo televisivo paneuropeo. In Spagna la causa è incentrata per bloccare la fusione di Mediaset Espana con la controllante Mediaset spa, mentre in Olanda la causa è impostata per vietare l'introduzione di diversi punti dello statuto previsto dal piano di fusione. 

Nello specifico - informa Mediaset con una nota - Vivendi, a seguito della delibera dell’assemblea straordinaria di Mediaset Espana tenutasi il 4 settembre relativa alla fusione transfrontaliera con Mediaset SpA, ha avviato un procedimento giudiziario in Spagna contestando la delibera stessa. L prima udienza avrà luogo il 2 ottobre prossimo. Inoltre, Vivendi ha avviato, parallelamente, un procedimento giudiziario preliminare in Olanda chiedendo al giudice, tra l’altro, di vietare a Mediaset Investment NV l’introduzione delle disposizioni previste degli articoli 13 (Disposizioni relative alle azioni di voto speciali), 42 (Obblighi degli azionisti) e/o 43 (Richiesta di offerta obbligatoria) nello statuto sociale previsto dal piano di fusione. In questo caso, l’udienza è stata fissata per il 16 ottobre 2019.     Infine, Mediaset informa contestualmente che martedì 8 ottobre si terrà la prima udienza della causa di Appello promossa da Dailymotion, controllata da Vivendi, che ha impugnato la sentenza emessa dal tribunale di Roma il 15 luglio 2019. Con questa sentenza Dailymotion è stata condannata a pagare 5,5 milioni di euro per l’utilizzo illecito di 995 video Mediaset coperti da diritto d’autore. Questa sentenza ha concluso il primo grado della prima di sette diverse cause contro Dailymotion i cui esiti si attendono a breve e che, considerando i criteri economici riconosciuti nella prima sentenza, potrebbero dare luogo a un risarcimento complessivo superiore ai 200 milioni di euro.

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