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Economia
Mediobanca, salgono utili e ricavi. I dividendi saranno più ricchi

Mediobanca ha chiuso il primo semestre dell'esercizio 2017/2018 con un utile netto di 476 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto ai 418 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il risultato operativo e' aumentato del 23% (da 425 milioni a 523 milioni), grazie anche alla positiva dinamica dei ricavi e la continua riduzione del costo del rischio. In crescita anche i ricavi che salgono del 9% a 1,17 miliardi di euro, con tutte le componenti in crescita. In particolare, il margine di interesse aumenta del 6% (a 672 milioni), spinto dalla buona performance del Credito al Consumo (+6%) e dello Specialty Finance (+40%) e dalla crescita dimensionale, anche attraverso acquisizioni, del Wealth Management (+8%); le commissioni nette salgono del 23% (a 291milioni) per il maggior apporto del Wealth Management (+35% a 122 milioni) e la crescita del Cib (+9% a 117 milioni); il trading aumenta del 34% a 85 milioni. Per Mediobanca si tratta di un semestre record sia per i ricavi, sia per l'utile operativo e sia per l'utile netto. Nel primo semestre, inoltre, risultano in crescita le masse gestite (+1,5 miliardi di euro in sei mesi), e gli impieghi (+11% per il retail a 22 miliardi, +1% per il Cib a 15 miliardi). In positivo risultano tutte le divisioni del gruppo: il consumer risulta il maggior contributore con un utile netto in crescita del 30% e un roac (ritorno del capitale allocato) anch'esso al 30%; il wealth management ha raggiunto il 25% dei ricavi consolidati di Piazzetta Cuccia e un roac al 12%, mentre il Cib ha raggiunto un roac al 13%. Per quanto riguarda la principal investing - continua la nota - prosegue l'attivita' di cessione delle partecipazioni con un roac al 13%. Infine, si segnala che nel periodo sono scese del 38% le rettifiche sui crediti (da 184 a 113 milioni), mentre il costo del rischio si e' dimezzato a 58 punti base.

Mediobanca: politica dividendo sale al 40-50% degli utili

Mediobanca rivede al rialzo la propria politica per il pagamento del dividendo, con un pay out che crescera' in un range tra il 40 e il 50 per cento degli utili, contro un 40% previsto in precedenza. E' quanto si legge nella nota con la quale l'istituto ha diffuso i conti relativi al primo semestre dell'esercizio 2017-2018.

Mediobanca: 14,3% Cet1 pro-forma fine semestre, Srep 2018 a 7,6%

Mediobanca comunica che la Bce le ha assegnato un coefficiente minimo Srep per il 2018 pari al 7,6% per il Cet1 ratio (phase-in) e all'11,1% per il Total capital ratio. Questi livelli - si legge in una nota dell'istituto - posizionano Piazzetta Cuccia "tra le migliori banche a livello europeo e sono significativamente inferiori agli indici di capitale effettivamente riportati".
   Per quanto riguarda invece i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre scorso, ovvero alla fine del primo semestre dell'esercizio 2017-2018, a seguito dell'ottenimento della valutazione dei modelli Airb sul segmento corporate, il Cet1 pro-forma e' pari al 14,3% phased-in, e del 14,4% fully phased.
   Senza l'impatto dei modelli Airb che avra' efficacia a partire dal prossimo 31 marzo, il Cet1 phased-in di Mediobanca si e' attestato al 31 dicembre scorso al 12,9%; stesso valore per il fully phased.
La Bce - specifica la nota di Mediobanca con la quale sono stati diffusi i dati relativi al primo semestre 2017-2018 - a seguito del processo Srep per il 2018, ha confermato i requisiti patrimoniali assegnati all'istituto, rivedendo dunque il Cet 1 in rialzo dal 7 al 7,6%, "unicamente per il previsto aumento del capital conservation buffer nel periodo transitorio".

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