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Economia
Mei.com, la piattaforma online del lusso cinese punta sui brand italiani

Un’unione speciale, tra MEI.com, il più importante flash sales store online del lusso e della moda in Cina e parte del Gruppo Alibaba, e i più prestigiosi e celebri marchi italiani del lusso e della moda: con questo obiettivo MEI.com è stata presentata oggi a Milano alle aziende del fashion italiane, in occasione dell’inizio della Milano Fashion Week. Più di 20 manager tra le più importanti aziende della moda – tra cui Valentino, Bottega Veneta, Giorgio Armani, Stella McCartney, Moncler, Roberto Cavalli – hanno partecipato all’evento, che ha visto tra gli speaker l’Executive Director Europe di Mei.com Mattia Mor, il co-fondatore e chairman di Mei.com Thibault VilletJessica Liu, Presidente di Tmall – marketplace B2C del GruppoAlibaba rivolto ai consumatori cinesi -, che nel suo speech ha presentato l’evoluzione del mercato dei beni di lusso in Cina e gli scenari di collaborazione tra Tmall e Mei, concentrandosi in modo specifico sui brand italiani, sempre più apprezzati da un mercato cinese in crescita e sempre più attento alla qualità. Per supportare tutte le aziende di lusso che hanno deciso di aprire un proprio negozio ufficiale all'interno di Tmall, Mei.com sta lanciando per alcuni mesi un servizio TP (Tmall partner) che offre servizi come assistenza clienti, CRM e logistica per approcciare il mercato cinese nel modo più efficace possibile.

 

In Cina si prevede un raddoppio della classe media tra il 2015 e il 2020 (ad oggi 360 mln), di cui il 60% in città. Il 30% del consumo del lusso mondiale è già cinese, e l’8% dei beni di lusso sono già comprati online. Il digitale può quindi diventare punto di incontro perfetto tra i desideri di acquisto di un numero così alto di consumatori e lo stile, la creatività e l’abilità sartoriale e artigiana italiana, disintermediando l’acquisto, riducendo il peso della burocrazia e i tempi di accesso al mercato.

 

Il co-fondatore e Presidente di Mei.com Thibault Villet ha condiviso la strategia futura di Mei.com: “MEI.com continuerà a servire la clientela cinese di beni di lusso, in rapida ascesa, ispirando e soddisfando le loro esigenze, sempre più sofisticate attraverso diversi modelli di business, rafforzando la loro fedeltà attraverso il costante miglioramento della loro shopping experience. MEI.com continuerà a mettere in contatto i nostri clienti e aziende partner, rafforzando la nostra proposta commerciale con sempre maggiore attenzione a prodotti “in season”, nuovi talenti emergenti e un assortimento sempre più completo e in linea con i trend del momento. Allo stesso tempo, continueremo a fornire alle nostre aziende partner opportunità di marketing e Comunicazione, facendo leva sulle nostre comunità su social media e i nostril influencer, come la nostra celebrity buyer, la top model Miranda Kerr”. 

 

“Siamo felici di lavorare insieme a Mei.com per ampliare l’offerta del Gruppo Alibaba dedicata al settore luxury. Tmall si sta preparando ad accogliere sempre più brand di lusso, creando con il suo nuovo Luxury Pavilion uno “shopping environment” e un’esperienza di acquisto sempre più sofisticata, dedicata e indipendente, proprio per attrarre le giovani generazioni di consumatori cinesi.” ha aggiunto Jessica Liu, Presidente di Tmall Fashion.

 

Una grande opportunità per il Made in Italy in Cina, il cui export ammonta già a 17 miliardi: ““Il mercato cinese sarà uno dei principali fattori di crescita del prossimo decennio, per tutte le aziende che sapranno approcciarlo con visione strategica” commenta Mattia Mor, Executive Director Europe di MEI.com. “La globalizzazione presenta finalmente grandi opportunità per il Made in Italy: la nuova classe media cinese non vede l’ora di poter acquistare prodotti di lusso italiano, originali, in stagione e anche a prezzo pieno”.

“Cina e consumatori cinesi nel mercato globale del lusso”: lo studio Bain&Co per MEI.com

Durante l’evento, è stato inoltre presentato dalla partner di Bain&Co Claudia D’Arpizio uno studio sullo sviluppo del mercato del lusso in Cina.

 

Secondo lo studio di Bain&Company per MEI.com “Cina e consumatori cinesi nel mercato globale del lusso”, presentato oggi a Milano, il mercato globale dei beni personali di lusso vale 249 mld di euro nel 2016, di cui la Cina rappresenta il 7%, ma i cinesi rappresentano invece ben il 30%del totale. La Cina è da diversi anni focus importante per i brand del lusso, ma recentemente sta mostrando un nuovo e più maturo dinamismo proprio a causa dell’approccio diverso da parte della nuova classe media cinese e del Governo cinese, che sta incoraggiando attivamente il consumo “domestico”. Questi fattori, insieme alla progressiva riduzione dei differenziali di prezzo rispetto all’Europa, stanno facendo sì che la classe media cinese sembri essere sempre più propensa a viaggiare meno all’estero per fare shopping e a consumare di più all’interno del Paese. Dal 2009 la Cina è stata un Paese chiave per l’espansione dei brand internazionali, e i consumatori cinesi hanno rappresentato l’unica spinta per la crescita del mercato globale del lusso, controbilanciando il rallentamento del consumo dei consumatori più maturi europei e americani che avrebbe altrimenti portato ad una contrazione del mercato tra il 2012 e il 2016. La riduzione della spesa complessiva dei consumatori cinesi nel 2016 ha portato alla stagnazione del mercato globale, ma il rilancio è in corso nel 2017 con un consumo locale più sano che sta fornendo nuovo impulso anche al mercato cinese.

Il consumatore cinese: da “onnivoro” a “Wannabe”

Negli ultimi anni il consumatore cinese sta attraversando un processo di maturazione, che si sta volgendo verso acquisti più consapevoli e meno entusiastici, con attenzione via via crescente per il prodotto e lo stile e meno per il “logo” e maggiore richiesta per un alto rapporto qualità-prezzo. L’attenzione al “logo” è infatti in decrescita ma resta visibile (35% circa dei consumatori), ma la maggior parte dei consumatori cinesi (91%) si dichiarano più propensi all’acquisto, nei prossimi tre anni, di beni di lusso con elementi di design, più ricercati eL’82% si dichiara “interessato” o “fortemente interessato” all’acquisto, nei prossimi tre anni, di nuovi marchi del lusso emergenti. Inoltre, gli outlet sono in crescita: il 66% dei consumatori si dichiara interessato ad aumentare gli acquisti di beni di lusso negli outlet nel corso del prossimo anno.

 
Il “consumatore tipo” cinese è meno “onnivoro” (dal 32% del 2013, alla previsione del 18% nel 2020), ma sempre più “esigente” e conoscitore attento delle tendenze e dei prodotticon un approccio meno “bulimico” nei confronti dei marchi di lusso e più orientato all’esplorazione di nuovi brand e nuove categorie prodotto. La principale novità rispetto al passato è la crescita dei profili “Wannabe” (dal 4% del 2013 al 20% del 2020), che saranno trainati dalla crescita della classe media, più attenta al prezzo e focalizzata su brand accessibili o prodotti entry price di brand aspirazionali. Questo processo di maturazione è dovuto a diversi fattori:  

 

Sovra-esposizione al lusso: la maggior parte dei marchi di lusso ha investito pesantemente nel mercato cinese negli ultimi 10-15 anni, aprendo ampie reti di negozi. Da “novità” sono diventati la norma. L’accresciuta esposizione a beni di lusso ha trasformato i consumatori cinesi “onnivori” in consumatori più esperti, appassionati di lusso ma soprattutto di novità. Dopo circa 10 anni di shopping compulsivo ora il cliente cinese è alla ricerca di qualcosa di unico.

 
Digitalizzazione: la digitalizzazione poi ha rivoluzionato il comparto retail. La Cina è diventata il più avanzato mercato dell’e-commerce al mondo, soprattutto da cellulare. I beni di lusso ad ora sono stati meno impattati da questo fenomeno, ma si prevede che l’acquisto online diventi il metodo privilegiato anche in questo segmento, soprattutto nelle città secondarie cinesi. 

 
Passaggio al “lusso esperienziale”: i cambiamenti nelle norme sociali in Cina hanno iniziato a scoraggiare l'acquisto e lo sfoggio dei beni di lusso come prova del successo sociale. Seguendo il modello dei mercati maturi, anche i consumatori cinesi hanno iniziato a spostare le spese da beni di lusso a “esperienze” di lusso (es. viaggi di fascia alta, alberghi, etc). I consumatori cinesi rappresentano già un target chiave per i brand del lusso anche su tutte le altre categorie prodotto che non siano beni personali, raggiungendo una penetrazione totale del mercato del lusso (inclusi quindi hotel, auto, arte, etc.) che si aggira intorno al 25%.

 

Cina ed e-commerce

Il mercato online in Cina è molto più sviluppato rispetto alla media globale: l’e-commerce sta diventando lo standard di acquisto con un ruolo fondamentale degli acquisti via cellulare. Il 78% dei consumatori cinesi reperiscono informazioni su beni di lusso da Internet e app mobile, contro il 31% che si informano tramite riviste e il 29% che prediligono il passaparola tra amici. Il 50% dei consumatori cinesi dichiara di aver aumentato le proprie spese di lusso online su siti cinesi nell’ultimo anno, contro il 41% che ha acquistato su siti internazionali. Al contempo, il mercato online dei beni di lusso in Cina presenta ancora numeri abbastanza bassi (ca 8% del totale mercato), e quindi un grande potenziale di crescita per i prossimi anni. Le previsioni individuano nell’acquisto on-line il futuro e il metodo più usato soprattutto dalle giovani generazioni e dalla classe media nelle città secondarie.

 

Beni di lusso in Cina: il mercato del futuro

Nonostante il recente rallentamento della crescita economica cinese, si prevede una crescita dei consumi, in linea con quella della popolazione (+ 32 milioni di persone entro il 2030) con un PIL globale in aumento. Il mercato cinese del futuro rifletterà i principali cambiamenti in atto a livello sociodemografico:

 

Nuovi consumatori Millennials: i consumatori cinesi del lusso sono già più giovani dei loro corrispondenti europei e americani, con una media di soli 33 anni, e nei prossimi 3-5 anni il mercato sarà dominato da consumatori ancora più giovani (25-30enni saranno la maggioranza), istruiti, amanti dei viaggi e delle tecnologie.

Classe media urbana in ascesa: la classe media è prevista crescere in Cina ad un ritmo 5 volte superiore rispetto al totale della popolazione; questo causerà ad un aumento di consumatori di beni di lusso con redditi inferiori e localizzati nelle città di medie dimensioni, più propensi all’acquisto di prodotti con un buon rapporto qualità-prezzo.

Donne in ascesa: le donne, che ad ora contano per i 3/5 del mercato del lusso in Cina, stanno acquisendo ruoli sempre più importanti e prestigiosi anche nel mondo del lavoro cinese, e continueranno a giocare un ruolo sempre più importante nel mercato cinese di beni di lusso, influenzando di conseguenza le performance delle varie categorie prodotto.

Crescita dell’individualismo: gli acquisti diventeranno sempre più personali e privati, focalizzati sull’esperienza e il lifestyle, con un interesse crescente per investimenti nel real estate.

I consumatori di MEI.com

Ca. 640 euro: la spesa media mensile del consumatore di beni di lusso cinese

Donna: i consumatori di beni di lusso sono soprattutto donne (68%), tra i 19 e i 35 anni

Città: i consumatori di beni di lusso sono concentrati nelle “supercities” di Pechino, Shanghai e Guangzhou

Usano l’iPhone (66% contro i 34% di Android)

Lavorano soprattutto nella finanza

Cosa comprano i consumatori di MEI.com (Uomini)

Rossetti e borse da donne ai primi posti (come regalo per le partner)

Al terzo e quarto posto portafogli e scarpe da jogging

Cosa comprano i consumatori di MEI.com (Donne)

Ai primi posti borse e make-up

Tra i “top items”: borse e rossetti

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