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Economia
Metalmeccanici, allarme Cgil: con fine della Cig migliaia rischiano il posto

"La giornata di mobilitazioni e scioperi indetta in vari gruppi industriali da Fim, Fiom e Uilm, per oggi, lunedì 24 settembre, accompagnata dal presidio sotto il ministero guidato dal super ministro Di Maio, chiede di allungare almeno di ulteriori 12 mesi la cassa integrazione in scadenza a 140.000 metalmeccanici. Un costo tra sostegno al redditto e contributi figurativi riconosciuti che può arrivare fino a 3 miliardi (tra mancate entrate da lavoro e maggiori uscite da sostegno)". E' quanto dichiara Augustin Breda, direzione nazionale Fiom e dirigente nazionale Cgil.

"Siamo nell'ipotesi di una sospensione per tutti a zero ore lavorate - sostiene - visto che le imprese sostengono la necessità di licenziare questa massa di lavoratori. Una cifra non semplice da reperire, che se trovasse ascolto per i metalmeccanici si allargherebbe a macchia d'olio a tutte le altre categorie. In verità sui numeri va fatta una tara importa. E' diffuso l'uso degli ammortizzatori sociali quale una flessibilità dell'impresa pagata dallo stato, scaricando sulla collettività buona parte del tipico rischio d'impresa". Inoltre, secondo Breda, "parte delle imprese che dichiarano esuberi, nel contempo investono e assumono lavoratori utili alla gestione dell'innovazione tecnologica e dell'automazione, quella fortemente finanziata con la fiscalità generale, pagata da tutti (iper e super ammortamento fino a 50% costi)".

"Il cambiamento tecnologico - conclude - avviene senza programmi di riqualificazione e riconversione delle professionalità esistenti da parte delle imprese, che preferiscono licenziare e sostituire l'organico. Pare evidente che tutta la materia delle tutele occupazionali dovute, andrebbe ripensata in relazione ai concreti eventi che trasformano l'economia e le imprese. Rimane un mistero l'apparente silenzio su questi temi, a partire dal taglio degli ammortizzatori effettuati dal precedente governo dal 2016, quando era evidente il risultato futuro, cioè l'attuale esplosiva situazione. Bene la mobilitazione ma a pagare devono essere chiamate sopratutto le imprese. C'è un limite nel collettivizzare i costi e incassare gli utili".

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