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Economia
Millemiglia, Ita punta alla gara. Richiesta all'Ue. Altri asset nel mirino

Partita ieri, alla volta di Bruxelles, la lettera di risposta ai rilievi mossi al piano industriale della newco Ita dalla DG Competition. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la missiva italiana e' stata inviata direttamente dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia, che ha fatto suoi anche gli elementi forniti dal management della newco; una formalita', ma necessaria, perche' i chiarimenti sollecitati da Bruxelles, compresi quelli sul piano industriale, sono stati rivolti al governo, e non direttamente alla nuova societa'. La parte che riguarda la procedura di cessione dei rami d'azienda dopo il congelamento della gara a marzo scorso, e' invece di competenza del commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, che ha il mandato di concludere la dismissione degli asset.

Alla lettera ha lavorato uno stuolo di advisor, da Boston Consulting a Rotschild, da Clifford Chance a Brancadoro Mirabile. L'ad della newco, Fabio Lazzerini, e il presidente Francesco Caio, sono un po' piu' ottimisti dopo le interlocuzioni avviate con Bruxelles, anche se sanno di avere davanti una tempestica ristretta: l'auspicio e' che si fissi un calendario serrato per arrivare al via libera. Uno dei punti fondamentali e' convincere l'Antitrust Ue che si tratta di operazione di mercato, che Ita sara' in grado di autofinanziarsi dopo i primi 3 anni e che sara' ritenuta una controparte credibile anche dal sistema creditizio.Insieme ai chiarimenti, si fa strada anche una richiesta su una delle questioni calde per il dopo-Alitalia.

La newco, insieme al ramo d'azienda Volo, vuole tenere nel perimetro anche la controllata Alitalia Loyalty (le MilleMiglia), che invece secondo l'Antitrust Ue deve essere ceduta sul mercato. Di qui la richiesta di Ita di non essere esclusa da una procedura di gara "aperta, trasparente e non discriminatoria". Si fa riferimento, infatti, anche a potenziali ulteriori investimenti che la newco potrebbe affrontare proprio per acquisire asset strategici dall'Alitalia in amministrazione straordinaria. Questo potrebbe avvenire cash o accollandosi parte del debito della vecchia compagnia in amministrazione straordinaria".

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