Mondadori, scoppia il risiko in Francia. Titolo boom in Borsa
Stravolti i piani dei Berlusconi. Reworld Media valuta un'offerta di acquisto da presentare a Mondadori France
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Reworld Media scompagina i piani della famiglia Berlusconi in Francia e mette le ali al titolo Mondadori. Dopo le indiscrezioni arrivate nel fine settimana da Parigi e confermate ad Affaritaliani.it da fonti interne al colosso di Segrate, secondo cui l'editore d'Oltralpe titolare di riviste come Marie France e Te'le' Magazine e Grazia Francia potrebbe essere interessata a Mondadori France, i titoli del gruppo editoriale italiano hanno messo le ali a Piazza Affari. Una performance (+2,46% a 2,295 euro per azione a fine seduta) nettamente superiore a quella dell'intero listino milanese che porta a casa guadagni intorno al mezzo punto percentuale.
Il quotidiano francese Les Echos nei giorni scorsi ha scritto che Reworld Media, gruppo francese con un fatturato di circa 200 milioni di euro, assistito dall'advisor Rothschild, ha contattato Mondadori per sondare una possibile disponibilità a trattare una cessione delle riviste francesi della famiglia Berlusconi. Per il momento non è arrivato nessun commento ufficiale dai diretti interessati.
Il quotidiano afferma che un'operazione del genere "avrebbe senso", visto che Mondadori è il terzo gruppo nel settore della stampa in Francia e in questi ultimi anni ha subito una battuta d'arresto a causa di una diminuzione delle vendite e della pubblicità.
Reworld media, invece, sta vivendo un momento positivo, con un giro d'affari di 200 milioni di euro. Potrebbe essere un'alternativa all'operazione allo studio che vede un'unione a tre tra la divisione francese del gruppo italiano e i due colossi d'Oltralpe Lagardere e Marie Claire. Assistito dall’advisor Lazard, il colosso di Segrate controllato dalla Fininvest (53,3%) lavora infatti alla creazione di un polo editoriale che possa mettere assieme le attività d'Oltralpe della Mondadori con quelle del leader di mercato, Lagardere, e con Marie Claire. Un agglomerato da quasi un miliardo di fatturato da realizzare entro quest'anno, visto che gli analisti stimano per la controllata del gruppo di Segrate un fatturato per il 2017 vicino ai 330 milioni, mentre il giro d’affari stimato su base annua di Lagardere dovrebbe attestarsi sui 380-400 milioni. A questi valori andrebbero poi sommati i ricavi del terzo candidato sposo.
I ricavi sarebbero realizzati da un'unica holding (veicolo creato ad hoc per raggruppare le tre società) da quotare in Borsa a Parigi in un secondo momento, in modo da drenare risorse preziose dal mercato. Che farà ora la famiglia Berlusconi?