Economia
Pil, governo italiano ignora Bruxelles. "Stime 2016 confermate"

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il governo italiano non modifica le stime sul Pil per quest'anno, nonostante la Commissione europea abbia abbassato le previsioni di crescita nel 2016 per il nostro Paese dall'1,5% all'1,4%. "Nessuna revisione. La risposta è no", afferma ad Affaritaliani.it Enrico Morando, vice-ministro dell'Economia. Quindi confermate una stima di crescita del Pil italiano pari all'1,6% per quest'anno? "Certamente, così come è scritto nei documenti di bilancio".
"Non abbiamo bisogno di abbassare le stime perché abbiamo documenti di bilancio approvati sulla base di previsioni che sono state validate da tutti i centri di analisi che dovevano validarli, compreso l'ufficio parlamentare del bilancio", argomenta Morando. "E' chiaro che adesso siamo in una fase nella quale fattori esterni stanno limando, molto ai margini, le previsioni di crescita con le conseguenze relative sui saldi di finanza pubblica, ma non dobbiamo modificare la programmazione di finanza pubblica in rapporto all'andamento leggermente diverso delle previsioni di crescita".
Bruxelles però anche rivisto al rialzo il deficit italiano... "Esattamente come nel caso delle nostre previsioni, si tratta (appunto) di previsioni che naturalmente possono essere ancora modificate via via che si passerà dalla stima alla costatazione dei dati reali. Detto questo, le nostre scelte di bilancio e le scelte di programmazione economica non cambiano ogni mese in rapporto a variazioni marginali delle previsioni. Noi abbiamo compiuto quelle scelte sulla base di dati previsionali largamente condivisi, come è previsto che si faccia nelle regole per la definizione delle previsioni di crescita ogni anno per l'anno successivo. E, quindi, le nostre scelte fissate nella Legge di Stabilità e nella Legge di Bilancio rimangono quelle che sono".
Ma la Commissione non poteva risparmiarsi il taglio delle stime sul Pil? "Loro fanno il loro mestiere e noi facciamo il nostro". Non pensa che sia un ennesimo attacco dell'Ue al governo Renzi? "Non direi proprio", taglia corto Morando.